tornano ad essere al centro della rubrica delle segnalazioni. Le foto che vi mostriamo si riferiscono a via Savignano, nel rione Vittorio Veneto, ai Cappuccini. Qui una strada degna di questa definizione con un manto stradale che possa dirsi tale, non se la ricordano nemmeno. Le segnalazioni che continuiamo a riportarvi da via Savignano risalgono al 2018. E il problema era ed è sempre il medesimo, le buche profonde in cui affondano le ruote dei veicoli e l’asfalto eroso e divelto, bisognoso di rifacimento. Ci spostiamo in via Segni, di cui ci siamo occupati solo la scorsa settimana. I residenti da quelle parti continuano a lamentare le condizioni in cui versano gli alberi, posti all’incrocio con via La Pira, alberi le cui fronde sono ormai così grandi ed estese da rendere praticamente difficili la visibilità e le stesse manovre degli automobilisti; per non parlare dei pedoni, che devono per forza camminare per strada e non sui marciapiedi dal momento che i rami ne impediscono il passaggio.
Ci spostiamo sulla strada del Cansalamone, riaperta ormai da qualche mese e sistemato l’asfalto, ci correl’obbligo di segnalare che da quelle parti occorrebbe portare i mezzi e gli uomini dell’Esa, l’ente che in accordo con il comune dovrebbe provvedere alla scerbatura e alla rimozione degli arbusti che delimitano il ciglio della strada. Parlare di semplici erbacce lungo la via del Cansalamone è davvero un eufemismo. Gli arbusti, soprattutto lungo lo spartitraffico non sono mai stati oggetto di pulizia, così come entrambi i lati della strada. La vegetazione è così prospiciente da compromettere visibilità e transitabilità della strada. Non da ultimo il fatto che se non si pensa di liberare da arbusti e piante la sede stradale, gli stessi alle prime piogge faranno da ostruzione alle acque e a tutto quello che trascinano che giocoforza dovranno defluire da lì. Arbusti alti che nel frattempo fanno da ricettacolo ai rifiuti che i soliti incivili transitando da quelle parti non hanno remore ad abbandonare. La sede stradale, sistemata nei mesi scorsi dopo l’alluvione di novembrem nel frattempo nella parte che precede lo spartitraffico ha un tombino che è sprofondato e che ha generato una profonda buca molto pericolosa per scooteristi e automobilisti.