Ci fa piacere apprendere dalle parole del presidente Musumeci, dichiara l'esponente della Uil, che dopo la brutta stagione del precedente esecutivo regionale, ripartirà il confronto con le parti sociali con spirito costruttivo e teso alla risoluzione delle problematiche . Siamo fiduciosi che ci possa essere un rispetto dei ruoli e delle funzioni, ma chiediamo, aggiunge la Uil, che ci sia un netto cambio di passo perchè Agrigento e la sua provincia ad oggi possono considerare terra di nessuno.
Il primo riferimento è alla situazione del Consorzio Universitario , battaglia unitaria di Cgil, Cisl e Uil in questi mesi perchè ritenuto avamposto di formazione, di cultura e di opportunità per i giovani studenti agrigentini. Al presidente Musumeci viene chiesto un impegno da subito per evitare il collasso della sede universitaria. Ma l'altra grande questione riguarda la viabilità e le infrastrutture, da sempre nota dolente della provincia di Agrigento.
Infine l'ultima ma non meno importante riguarda le occasioni lavorative che non possono essere sprecate. Tutti parlano di un piano Marshall per la Sicilia, finora abbiamo visto troppi proclami e pochi risultati, sostiene il segretario della Uil con risorse liberate e azioni di sviluppo a catena che sono rimaste nel libro dei sogni. Dal nuovo governo, conclude il responsabile provinciale del sindacato, vogliamo che sforni progetti, bandi e risorse finanziarie in tempi rapidissimi, pronti a contribuire a processi virtuosi siano in grado di far ripartire un’area importante della Sicilia, qual è quella agrigentina che è stata ancora penalizzata ed emarginata rispetto ad altre aree dell'isola.