Si tratta del dottore Gerlando Preti, 40 anni. E' stato lui a sperimentare con successo l'utilizzo della innovativa tecnica su una paziente di età avanzata. Nello specifico, la valvuloplastica aortica è un intervento che si rende necessario nei casi di stenosi aortica servera, una malattia degenerativa della valvola aortica assai frequente nella popolazione anziana, che causa un grave peggioramento della qualità di vita e un elevato rischio di scompenso cardiaco, talvolta irreversibile. La valvuloplastica permette di dilatare la valvola, senza la necessità di un intervento chirurgico a cuore aperto, ma semplicemente attraverso la puntura di un'arteria attraverso la quale un pallone viene portato fino al cuore e gonfiato per aprire la valvola stenotica. Solitamente viene utilizzata l'arteria femorale per eseguire la puntura, anche se ciò comporta un elevato rischio di emorragia e un lungo periodo di allettamento successivo alla procedura. Per ridurre tali rischi, considerata l'età avanzata della paziente su cui si stava intervenendo, il dottore Preti unitamente alla equipe dell'unità operativa di cardiologia di Conegliano, ha eseguito l'intervento in anestesia locale utilizzando l'arteria radiale all'altezza del polso. Un intervento perfettamente riuscito e la paziente, già dopo qualche ora ha potuto riprendere la consueta terapia. Un approccio che inoltre consente una dimissione precoce e un rapido ritorno alla vita normale. Quello del dottore Gerlando Preti è un altro caso di medici saccensi che brillano al Nord Italia o, in ogni caso, fuori dai confini del loro territorio d'origine. E' al Nord che Preti ha conseguito la laurea in medicina e successiva specializzazione in cardiologia presso l'Università di Padova ed ha alle spalle un curriculum di tutto rispetto, con diversi interventi eseguiti insieme alla equipe del suo reparto, l'unità operativa di cardiologia dell'ospedale di Conegliano, ma è stato anche relatore di congressi di cardiologia a livello internazionale.