È stata questa una delle decisioni assunte stamattina nel corso della conferenza dei capigruppo consiliari presieduta da Ignazio Messina, in accordo con il sindaco Fabio Termine e con tutte le rappresentanze politiche presenti in seno a Sala Falcone Borsellino. Messina al nostro Telegiornale ha anche confermato l'intenzione di convocare un'assise straordinaria e aperta a vertici dell'Asp, comitati, associazioni civiche e semplici cittadini per parlare della grave situazione in cui versa l'ospedale di Sciacca, al centro di proteste da parte della comunità per le carenze di personale sanitario. Le stesse carenze che ieri sono emerse come un autentico paradigma in ordine alla necessità che un giovane paziente con una semplice spalla lussata sia stato trasferito ad Agrigento perché al Giovanni Paolo II non era disponibile nemmeno uno specialista ortopedico che potesse intervenire. L'orientamento di massima è che prima della seduta consiliare si effettui un sopralluogo congiunto in ospedale tra amministrazione e consiglio comunale da una parte e commissario dell'Asp Mario Zappia dall'altra, per esaminare in modo dettagliato la condizione di difficoltà in cui versa il nosocomio saccense, reduce da un periodo complicatissimo, sia per la gestione dell'emergenza covid (problema, questo, comune ovviamente a tutti gli altri ospedali), sia essenzialmente per la mancata concretizzazione, ad oggi, delle dotazioni previste dalla qualificazione del "Giovanni Paolo II" (risalente al 2018) di ospedale Dea di primo livello. L'occasione di una seduta consiliare aperta è significativa soprattutto nell'ottica di conferire alla cittadinanza tutta una superiore consapevolezza dei problemi, dei quali molti cittadini, che forse per esorcizzare le malattie preferiscono non occuparsi del problema, si accorgono miracolosamente delle criticità (denunciandolo al mondo intero) solo se e quando hanno bisogno di recarsi in ospedale, sperimentando personalmente le questioni aperte. La politica cittadina dunque rivela di volere occuparsi con più determinazione del problema. Evidentemente gli impegni seguiti ai primi incontri tra nuova amministrazione comunale e vertici Asp non hanno trovato fino ad oggi una risposta soddisfacente. Rispetto alla odierna conferenza dei capigruppo si è stabilito che la vertenza Terme è stata già chiarita oggi stesso (grazie alle comunicazioni di sindaco e presidente del consiglio comunale) e che dunque, non sarà necessario prevederne la trattazione all'interno della prossima seduta consiliare. Evidentemente si farà nuovamente il punto solo se e quando le prospettive legate all'interessamento di Cassa Depositi e Prestiti avranno registrato degli sviluppi significativi.