sono al lavoro per concretizzare l'impegno a scovare le attività turistico ricettive irregolari, quelle che pur essendo presenti sulle piattaforme che fanno incontrare domanda e offerta di posti letto (Booking, ma anche Airbnb e Subito.it) non versano nemmeno un centesimo di imposta di soggiorno. Non escludendo, naturalmente, che in qualche caso siano attività alberghiere completamente abusive, quindi non in regola con licenze commerciali, sanitarie e norme fiscali e imprenditoriali. È stato il nostro telegiornale la scorsa settimana a pubblicare l'attuale fotografia della situazione, evidenziando così che a fronte di 180 tra hotel, bed and breakfast, case vacanze e affittacamere che versano regolarmente quanto spettante al comune di Sciacca in termini di imposta di soggiorno, ci sono almeno altre 200 strutture che non lo fanno. Sulla situazione i riflettori sono accesi per tante ragioni, non ultima il fatto che è stata la stessa Corte dei Conti, recentemente, a raccomandare al comune di Sciacca di rifare immediatamente i calcoli e di intervenire rapidamente, perché è di tutta evidenza che ci si trovi dinanzi ad un chiarissimo inequivocabile fenomeno di evasione fiscale a tutti gli effetti. Indicazioni, quelle della magistratura contabile, che si sono inserite comunque in un'attività che era già stata intrapresa, ma che purtroppo (per le notissime carenze di organico negli uffici) il comune di Sciacca non è in grado di svolgere autonomamente. La soluzione è già stata individuata, ed è quella di un affidamento ad una società privata specializzata in accertamenti, che permetterà così di migliorare la riscossione di questa imposta. Una novità già salutata favorevolmente da qualche addetto ai lavori, a partire da Ezio Bono, responsabile di Agrigento Extra. I posti letto a Sciacca sono aumentati in maniera esponenziale, ma evidentemente questo è accaduto all'interno di una realtà sommersa a tutti gli effetti. Il comune dall'imposta di soggiorno incassa un milioncino l'anno (durante il Covid lo Stato centrale ha coperto le perdite con appositi ristori). Fondi che provengono però in massima parte da Sciaccamare e Verdura. Se in questi anni fossero stati disponibili anche i posti letto di Torre Macauda e del Grand Hotel delle Terme gli introiti sarebbero stati ancora più significativi. Ma adesso è necessario incrementare questi introiti, facendo emergere dal sommerso quei posti letto che sfuggono completamente al comune. Il Turismo a Sciacca è un settore che è notevolmente cresciuto. A questo risultato hanno contribuito dinamiche diverse tra di loro, compreso la concentrazione di interessi sul nostro territorio dopo l'arrivo degli ospiti del Verdura (con il golf ma anche i meeting del Google Camp) oltre agli investimenti della famiglia Mangia su Sciaccamare. Il ruolo ricoperto dal Museo diffuso dei 5 Sensi è innegabile, perché dal punto di vista dell'immagine è stato fatto un lavoro inequivocabilmente positivo per il tessuto economico cittadino, aiutando a crescere un'imprenditoria locale, nello sforzo (non ancora del tutto compiuto) di superare definitivamente una cultura supinamente legata agli interventi dei grandi manager provenienti da altre parti del mondo. Se, come sembra, anche il progetto di Monterotondo si accinge a concretizzarsi dopo il rischio di perderlo, e nell'ottica del completamento della capacità di smaltimento del depuratore in uno con la realizzazione della nuova rete fognante, che renderà balneabili le coste cittadine, le prospettive per il territorio sul piano del riscatto definitivo sono favorevoli. Bisogna ancora migliorare l'arredo urbano e bisogna anche che la stessa collettività si renda conto che sono anche i comportamenti individuali (e non solo le lamentele) a rendere Sciacca bella, attrattiva e, di conseguenza, economicamente più ricca. E bisogna, infine, che chi investe realizzando strutture alberghiere, faccia il suo dovere (pagando le tasse, compresa l'imposta di soggiorno).