mascherina saranno gli alunni dell’istituto comprensivo "Dante Alighieri" a Sciacca. Domani per loro suonerà la prima campanella, rinviata di 24 ore invece per tutti gli altri studenti saccensi delle scuole dell’infanzia, primaria e media. Rispetto all’indicazione regionale, si è scelto di anticipare la data del 19 settembre decisa dall’assessorato regionale all’istruzione mesi fa quando ancora non era ipotizzabile il voto per le politiche a settembre e nemmeno quello delle regionali che da scadenza naturale avrebbero dovuto svolgersi ai primi di novembre. Un anticipo, quello deciso dai dirigenti scolastici, che tiene conto dunque delle prossime elezioni e dell’esigenza giovedì 22 settembre di consegnare gli edifici per l’allestimento dei seggi elettorali per poi tornare a poterli utilizzare per le normali attività scolastiche mercoledì 28 settembre. Pochi giorni di scuola e poi lo stop, dunque, ma la decisione di anticipare l’inizio dell’anno scolastico 2022-2023 è legata anche all’esigenza di poter usufruire di qualche giorno di vacanza in più rispetto a quelli da calendario. Si prospetta, infatti, la possibilità di diversi ponti, a cominciare dalla ricorrenza di Ognissanti, per poi proseguire con la festa dell’Immacolata giovedì 8 dicembre. Nel 2023 poi un altro allettante ponte si prospetta per il 25 aprile e anche per il 2 giugno.
Più motivazioni, dunque, alla base della decisione di anticipare l’inizio dell’anno scolastico rispetto alla data che era stata indicata dall’assessorato regionale all’istruzione e che, peraltro, avrebbe portato gli studenti siciliani ad essere proprio gli ultimi a tornare tra i anche di scuola. L’indicazione teneva conto, chiaramente, del clima nell’isola rispetto al resto della nazione e, infatti, si torna a scuola con temperature ancora elevate. Un anno scolastico, quello che sta per iniziare con grandi aspettative dopo due anni di restrizioni legate al Covid. Si torna alla normalità e allo svolgimento di tutte quelle attività che sono state impedite durante l’emergenza sanitaria. Parliamo delle gite scolastiche e i viaggi d’istruzione, ma anche gli incontri e i dibattiti in presenza e senza alcuna limitazione nella partecipazione.
Indubbiamente, la novità più rilevante è che si tornerà in classe senza mascherina, ad eccezione dei soggetti fragili e di coloro che hanno sintomi lievi da raffreddore comunque non riconducibili al Covid. Niente più distanziamento anche se le istituzioni scolastiche dovranno comunque prevedere un ricambio regolare dell'aria e la sanificazione periodica degli tutti gli ambienti. Non ci saranno inoltre ingressi e uscite scaglionati, non verrà più rilevata la temperatura corporea all'ingresso a scuola e non scatteranno le quarantene in caso di contagi. Rimane a casa solo chi è positivo al Covid. Per il rientro a scuola sarà necessario l’esito negativo del tampone al termine dell’isolamento che, con le nuove norme, è fissato in cinque giorni. E, infine, addio alla dad, alle lezioni in pigiama e pantofole e all’isolamento all’interno della propria camera.
Buon rientro in classe a studenti e docenti con l’auspicio che quanto vissuto negli ultimi anni sia solo un brutto ricordo.