imprese e famiglie”. CNA provinciale di Agrigento lancia l’allarme per uno scenario che si preannuncia drammatico rispetto all’impennata delle bollette. “Siamo di fronte ad una situazione di grave emergenza – affermano il presidente Francesco Di Natale e il segretario Claudio Spoto – e si corre il serio rischio di assistere ad un lockdown produttivo dal momento che buona parte delle attività non è nelle condizioni di potere pagare la fornitura di corrente elettrica. Cna che nel pieno della campagna elettorale, sia nazionale che regionale, chiede ai candidati di assumere impegni precisi e puntuali rispetto ad un tema di grande attualità che sta assumendo la connotazione di una bomba sociale.
Anche i sindaci e le amministrazioni comunali, concludono i vertici della Confederazione Artigianato, si uniscano a questo doloroso grido d’allarme perché i territori rischiano di perdere pezzi produttivi importanti, con conseguente riduzione di posti di lavoro, e di vedere inesorabilmente in aumento le famiglie in crisi.
Intanto, su iniziativa della Fipe Confcommercio, i titolari di tutte le attività commerciali sono chiamati stasera, a partire dalle ore 20, a spegnere vetrine e insegne dei negozi. E’ il presidente provinciale Giuseppe Caruana a sollecitare i commercianti, a partire da Sciacca, a manifestare tutto il loro disagio.
Non è più il tempo del grido di allarme, ma quello di manifestare l’impossibilità ad andare avanti, dichiara Caruana che evidenzia le cifre risportate da associati alla Confcommercio. Bollette della luce lievitate da 3 a 12 mila euro e commercianti che hanno ridimensionato gli orari di apertura se non addirittura chiuso le attività.