al Comune di Sciacca con l'obiettivo di intensificare le attività di accertamento e recupero delle entrate. La task-force, coordinata dal direttore dei servizi finanziari Filippo Carlino, è già riuscita a risalire a decine e decine di importi rimasti per anni congelati, ossia quelli relativi agli oneri di urbanizzazione mai versati riguardanti le singole concessioni edilizie rilasciate nel corso del tempo. Richieste di pagamento già inviate dagli uffici ai rispettivi titolari. Si riuscirà, in questo modo, a recuperare un po' di entrate “dormienti”, che rischiavano di andare in prescrizione, per non dire che forse era questo lo scopo più o meno occulto dei diretti interessati. Denari che, dunque, più o meno a denti stretti, adesso dovranno essere regolarmente versati. Quello che è stato definito "gruppo di lavoro intersettoriale" è stato istituito con apposita delibera di giunta lo scorso settembre. A farne parte due unità del settore Finanze e Tributi, due del settore Urbanistica e una per parte di Sviluppo Economico, Lavori Pubblici, Impianti e Patrimonio e Polizia Municipale. La delibera di istituzione del gruppo intersettoriale conteneva la precisazione che “stante la difficile situazione finanziaria dell’ente, sempre più richiamata ogni anno dalla sezione regionale della Corte dei conti, l’amministrazione comunale ritiene urgente e improrogabile attuare azioni di reperimento di risorse finanziarie”. E ancora: “la gestione delle entrate ha assunto negli ultimi anni importanza strategica e fondamentale a seguito anche dell’evoluzione della finanza locale verso il federalismo e che “gli interventi sul recupero delle entrate tributarie ed extratributarie rappresentano oggi la parte più rilevante dei bilanci degli enti locali per la copertura delle spese correnti, l’erogazione dei servizi ai cittadini e per la sopravvivenza stessa degli enti”. Tra le somme che si potrebbero recuperare ci sono sicuramente quelle riguardanti i 13 milioni di euro di somme non incassate in dieci anni. Non solo tasse, ma anche oneri di urbanizzazione. Adesso gli uffici, che scontano una insufficienza di personale spaventosa, dispongono comunque per ciascun contribuente di dati incrociati tra anagrafe, catasto immobiliare, utenze domestiche, agenzia delle entrate e perfino il database degli utenti che pagano il canone RAI. Insomma: sfuggire al fisco sarà sempre più difficile. Se ne sono accorti perfino quei dipendenti dello stesso comune di Sciacca (pare un centinaio circa) che, si è scoperto, non erano in regola nei confronti dell'ente che, pure, ogni mese gli paga lo stipendio. Questione che aveva riguardato anche alcuni consiglieri comunali. L'ufficio finanze ha richiamato tutti all'ordine. Anche se, va detto, in qualche caso erano stati riscontrati degli errori, con contestazioni che i destinatari erano riusciti a confutare esibendo le relative prove di avvenuto pagamento. Ma da anni non è più tempo di vacche grasse. Anche se sono migliaia le pratiche di sanatoria edilizia che non si sono potute esaminare per mancanza di personale. Anche da questo fronte si sarebbero potute incamerare diverse somme. All'appello mancano i soldi della TARI non pagata. A Sciacca (e non solo) la pagano appena il 60% dei contribuenti. Gli altri non lo fanno. Ma non sono evasori. Semplicemente non ce la fanno. Questo è un problema molto serio, così come lo sono le tariffe gonfiate per errore, con il calcolo delle quote variabili applicate anche sulle pertinenze degli immobili. Gruppo intersettoriale che continuerà a lavorare per recuperare il recuperabile, nel tentativo di raschiare il fondo del barile. Altrimenti sarà sempre più difficile riuscire a garantire qualche servizio pubblico.