del settore alberghiero, primo dei non eletti alle ultime elezioni regionali nella lista del Movimento 5 Stelle. La Gaipa, proprietario e gestore di un noto albergo ad Agrigento, l'hotel "Costazzurra Museum Spa", deve rispondere dell'ipotesi di reato di estorsione. Due suoi dipendenti, in particolare, lo hanno accusato di pesanti irregolarità sulle dichiarazioni al fisco. Sotto i riflettori, nello specifico, le buste paga dei lavoratori. Buste paga che, secondo gli inquirenti avrebbero indicato importi più alti di quelli effettivamente percepiti. L'indagine è coordinata dal procuratore capo della Repubblica di Agrigento Luigi Patronaggio. Ad incastrare La Gaipa ci sarebbero alcune registrazioni di colloqui con i due dipendenti che poi hanno deciso di denunciarlo all'autorità giudiziaria. Una terza persona, ascoltata dalla squadra mobile, avrebbe fatto ulteriori ammissioni. Ad essere indagato nell'ambito dell'inchiesta è anche il fratello di Fabrizio La Gaipa, Salvatore, a cui la magistratura al momento ha imposto il divieto di dimora in città. Secondo gli inquirenti i due dipendenti sarebbero stati minacciati di licenziamento nel caso non avessero accettato uno stipendio inferiore a quello che risultava in busta paga. “I dipendenti, parti offese del reato”, ha dichiarato il procuratore Patronaggio, “hanno offerto riscontri documentali ed audio alle loro dichiarazioni accusatorie nei confronti degli indagati. Nei prossimi giorni ci sarà l’interrogatorio di garanzia da parte del gip del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto”. A La Gaipa, che è anche giornalista, sono stati concessi gli arresti domiciliari. Il 5 novembre, con oltre quattromila voti, era arrivato primo dei non eletti nella lista del Movimento 5 Stelle, giungendo subito dopo Matteo Mangiacavallo (14 mila voti) e Giovanni Di Caro (5.900 voti). La Gaipa è stato anche componente del Consorzio Turistico Valle dei Templi, e ha fatto parte anche di Confindustria Alberghi. Una vicenda di cronaca giudiziaria che, dunque, assume anche una connotazione politca, anche se naturalmente è assolutamente arbitrario, allargarla all'intero Movimento 5 Stelle. Non sembra vero, tuttavia, agli avversari politici, con diversi protagonisti del dibattito pubblico (da Renato Brunetta a Giorgia Meloni) che in queste ore ironizzano sul fatto che i pentastellati non avrebbero le carte in regola per fare le pulci agli altri. Non ci sono ancora reazioni, nel frattempo, da parte dello staff di Beppe Grillo. Da indiscrezioni, comunque, pare che siano già state attivate le procedure per la sospensione di Fabrizio La Gaipa dal Movimento 5 Stelle.