condannato definitivamente a 7 anni di reclusione per favoreggiamento personale a Cosa Nostra e rivelazione di segreto istruttorio, è stato definitivamente riabilitato dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo. Per i giudici, insomma, ha cambiato vita. Resta a carico di Cuffaro, però, l'interdizione dai pubblici uffici, che gli preclude sia di ricoprire qualsiasi ruolo a livello istituzionale sia di candidarsi sia di esercitare la sua professione di medico. Totò Cuffaro, da un lato esprime soddisfazione, dall'altro già preannuncia ricorso perché chiede una riabilitazione totale, ossia che venga rimossa anche questa interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Cuffaro, tra l'altro, ha già pagato il suo debito con la giustizia, ha espiato la pena in carcere, ha pagato tutte le spese processuali e per il mantenimento in carcere, ed ha saldato il danno di immagine a carico della Regione, che gli era stato quantificato in 150 mila euro. Il Tribunale di Palermo ha messo nero su bianco che Cuffaro ha cambiato vita. In carcere ha tenuto una condotta esemplare, una volta libero ha promosso diverse iniziative di beneficenza: ha fondato una onlus per il Burundi inviando già oltre 40 mila euro, ha scritto tre romanzi con ricavato devoluto e versato altri 5 mila euro al “Centro Padre Nostro” di Brancaccio, fondato da don Pino Puglisi.
Soprattutto, però, da quando è tornato in libertà, ha ripreso a fare politica attiva con il grande successo di voti tributato alla sua nuova Democrazia Cristiana, protagonista sia alle elezioni comunali di Palermo sia alle ultime elezioni regionali in cui è riuscito a far eleggere diversi deputati all'Assemblea Regionale Siciliana. Una parabola lunghissima, dunque, quella di Cuffaro e piena di alti e bassi: tanta strada è passata dal Cuffaro che spostava vassoi di cannoli dal tavolo della Presidenza della Regione o da quello rinominato Totò vasa vasa. Oggi, carte alla mano, c'è un uomo penalmente riabilitato, che, in politica, vuole rifondare il grande centro e pronto ad entrare nuovamente in Giunta regionale almeno con un rappresentante grazie al successo elettorale ottenuto lo scorso 25 settembre.