ultime elezioni. Lo ha deciso il neo Presidente della Regione Siciliana in persona, Renato Schifani, che, per la sua Giunta, chiede ai partiti della sua maggioranza di indicare unicamente deputati eletti all'Assemblea Regionale Siciliana. La ripartizione delle poltrone dovrebbe andare di pari passo con il consenso elettorale ottenuto lo scorso 25 settembre: la parte del leone, dunque, dovrebbero farla Forza Italia e Fratelli d'Italia, mentre i posti residui saranno spartiti tra Lega, Popolari Autonomisti e Democrazia Cristiana. Forzisti e Meloniani chiedono 4 assessorati a testa e, inoltre, si contendono la delega alla Sanità, particolarmente ambita, e la Presidenza dell'ARS che, come si ricorderà, nei precedenti cinque anni è stata mantenuta dal forzista Gianfranco Miccichè. Sicura di entrare dovrebbe essere la plurideputata Giusy Savarino, in corsa eventualmente sia per un posto in Giunta sia per la presidenza dell'ARS. Per i Meloniani si fanno anche i nomi di Alessandro Aricò, Gaetano Galvagno e Giorgio Assenza.
Per Forza Italia, buone chance di conferma dovrebbe averle Marco Falcone, stimato da Schifani e il cui operato, nei cinque anni precedenti, è stato valutato positivamente. Sembrano, invece, voler declinare eventuali incarichi di governo sia la forzista Margherita La Rocca Ruvolo sia l'autonomista Roberto Di Mauro: la prima non vorrebbe venire meno al suo impegno di sindaco di Montevago, il secondo, a suo dire, si sente troppo anziano per fare l'assessore nonostante la sua notevole esperienza trentennale all'interno dell'ARS e potrebbe lasciare spazio, forse, a Luigi Genovese. In casa Lega si guarda a Luca Sammartino e Mimmo Turano, mentre il posto che spetta alla DC dovrebbe andare, salvo imprevisti, a Nunzia Albano. Per Forza Italia si attende la decisione che prenderà il leader regionale Gianfranco Micciché, indeciso se restare a Palermo o se optare per lo scranno parlamentare di Roma: in questo secondo caso lascerebbe spazio al berlusconiano Francesco Cascio.