prima un nuovo governo regionale in grado di farsi carico dei problemi della Sicilia, disponibile al confronto con le parti sociali in modo da individuare percorsi per lo sviluppo economico e il rilancio dell’occupazione. A chiedere al neo presidente della Regione di fare presto e procedere alla formazione del nuovo governo è Confesercenti Sicilia, con il presidente Vittorio Messina.
Ci auguriamo inoltre, prosegue la nota di Confesercenti, che il confronto di merito possa essere avviato prima possibile per dare alle imprese e alle famiglie siciliane quelle risposte che sono mancate nella scorsa legislatura e che la crisi economica e occupazionale ha reso quanto mai urgenti. Per questo, attendiamo risposte in termini di crescita e di lavoro, di diritti e di welfare, e siamo pronti a mettere ancora una volta a disposizione il patrimonio della nostra esperienza e conoscenza con relative elaborazioni ed analisi, nell’interesse delle categorie economiche da noi rappresentate, per potere contribuire ad un modello di sviluppo sostenibile, ad una irrinunciabile transizione energetica, ad un piano di digitalizzazione che coinvolga il pubblico e il privato, alle tutele per i soggetti più deboli, al superamento delle disuguaglianze sempre più marcate tra le diverse fasce di popolazione che rischiano di compromettere quel quadro di coesione sociale indispensabile per una crescita equilibrata della regione. Per Confesercenti, oggi è il tempo di guardare ad un’agenda di interventi strutturali che non sono più rinviabili per individuare le coordinate di una strategia di sviluppo del territorio siciliano. Un’attenzione specifica va rivolta al rilancio dell’apparato produttivo, al commercio e a quel turismo che la pandemia ha fatto scoprire come indispensabile per sostenere il pil della regione al quale contribuiva prima del covid con una percentuale di oltre il 20% rispetto ad una media nazionale del 13%. Indispensabile, inoltre, dare massima attenzione al sistema sanitario dell’isola rivalutando la medicina del territorio ultimamente sacrificata anche con tagli frutto di una strategia miope e poco lungimirante. Per l'associazione di categoria, inoltre, è arrivato il momento di dimostrare di avere un progetto serio per affrontare il ciclo dei rifiuti, e di dimostrare di sapere gestire le cospicue risorse che oggi sono disponibili grazie al PNRR, da destinare a progetti adeguati e con percorsi credibili che garantiscano il rispetto della legalità che rimane precondizione imprescindibile per lo sviluppo della Sicilia.