è improntato essenzialmente sugli aumenti delle bollette di luce e gas, mannaia per imprese e famiglie. Sono pochi quelli che parlano anche dell'imminente aumento dei costi delle bollette dell'acqua. Come se non ci volesse l'alimentazione elettrica anche per fare funzionare reti idriche e pompe di sollevamento. Un problema che riguarda a cascata anche lo stesso calcolo dei costi di depurazione. La conseguenza rischia di essere devastante. E non nasconde le sue preoccupazioni al nostro Telegiornale il presidente dell'assemblea dei sindaci di Aica, l'Azienda Idrica Comuni Agrigentini, Alfonso Provvidenza. Una situazione dunque che si annuncia grave, e che fa passare in secondo piano i timori riguardanti il pieno funzionamento di una società consortile che attende ancora che tutti i comuni facciano il proprio dovere, in un momento delicato anche per altre ragioni, come quella dell'acquisizione da parte di Aica dei due rami d'azienda (personale e complesso aziendale) della Girgenti Acque in liquidazione. Rami d'azienda al momento utilizzati in regime di locazione. La trattativa con la curatela fallimentare è in fase avanzata, e Provvidenza si dice in tal senso fiducioso che con i curatori fallimentari e con il giudice delegato si trovi al più presto un'intesa. Ma l'emergenza più difficile da risolvere riguarda i costi energetici. Insomma: se non cambiano le cose (e al momento niente lascia presagire che questo possa accadere) anche le bollette dell'acqua diventeranno a dir poco insostenibili.