Montevago,Santa Margherita Belice e Sambuca di Sicilia a causa della impossibilità di trovare impianti dove conferire parte dell’indifferenziata. A sollevare il problema è il presidente della SRR Agrigento Ovest Vito Marsala in una nota inviata al dipartimento rifiuti. La società che gestisce la discarica di Trapani ha comunicato la prossima interruzione dell’attività dell’impianto di trattamento dei rifiuti non differenziati per esaurita capacità della discarica privata della Catanzaro Costruzioni di Siciliana, utilizzata per l’abbancamento del rifiuto prodotto dal trattamento dell’indifferenziata dei quattro comuni del Belice. Si tratta di circa 10 tonnellate al giorno che rischiano di rimanere per strada se non si trova un impianto dove conferire questa tipologia di rifiuto. La discarica di Trapani ha rappresentato la problematica al dipartimento regionale acque e rifiuti e alla Srr chiedendo di trovare soluzioni alternativa alla discarica di Siculiana per poter dare continuità al servizio nei comuni di Menfi, Sambuca di Sicilia, Montevago e Santa Margherita Belice. In caso contrario ha prospettato la cessazione di tutte le attività dal 30 ottobre prossimo. Alternativa che è stata cercata anche dai vertici della Società di Regolamentazione dei Rifiuti senza alcun esito. Ed è proprio il presidente della Srr Vito Marsala a lanciare oggi l’allarme e al tempo stesso l’appello al dipartimento regionale acque e rifiuti a trovare la soluzione e scongiurare il rischio di una vera e propria emergenza rifiuti nei quattro comuni della Valle del Belice e non solo. Il blocco dell’attività da parte della discarica di Trapani potrebbe avere conseguente per altri comuni siciliani. Il responsabile della Srr ha infine manifestato la volontà di autoconvocarsi, assieme ai sindaci dei comuni che rischiano gravi problemi igienico sanitari, presso il dipartimento regionale dei rifiuti nel caso in cui a breve non sarà prospettata la soluzione.