Diciotto giorni dopo le elezioni regionali
soltanto ieri l'Ufficio Centrale Circoscrizionale di Agrigento ha potuto proclamare i 6 deputati regionali eletti nel collegio provinciale. Nessuna sorpresa: a Sala d'Ercole approdano Angelo Cambiano del Movimento 5 Stelle, Michele Catanzaro del Partito Democratico, Roberto Di Mauro dei Popolari e Autonomisti, Riccardo Gallo di Forza Italia, Carmelo Pace della Democrazia Cristiana e Giuseppa Savarino di Fratelli d'Italia. In realtà i deputati regionali saranno 8, perché entreranno anche Margherita La Rocca Ruvolo di Forza Italia (seconda più votata nella lista ma a cui il più votato Riccardo Gallo dovrà cedere il suo seggio essendo lui stato eletto anche dentro il listino del candidato alla presidenza vincente Renato Schifani) e Serafina Marchetta, anche lei nel listino di Schifani, moglie del segretario regionale dell'Udc Decio Terrana. Serafina Marchetta finita sotto i riflettori perché, candidata nella Democrazia Cristiana nel collegio di Trapani, ha ottenuto appena 25 preferenze.
Evidentemente è stato finalmente possibile acquisire con certezza i dati riferiti allo spoglio delle ultime 2 sezioni, quelle a lungo rimaste in sospeso all'interno di uno scrutinio a dir poco infinito. La stessa cosa è accaduta anche a Siracusa, dove per tre settimane le sezioni non completate erano molte di più ma dove alla fine si è scritta la parola fine ad una suspense che (anche dalle nostre parti per la verità) aveva illuso più di qualche candidato inizialmente sconfitto in merito alla possibilità che i risultati definitivi potessero cambiare lo schema iniziale. La paralisi sembra finita, dopo l'insediamento di Renato Schifani manca poco adesso alla convocazione (che sarà fatta dallo stesso neo governatore) della seduta di insediamento dell'Assemblea Regionale Siciliana. Nella prima seduta, dopo il giuramento degli eletti, si eleggerà anche il nuovo presidente, che succederà a Gianfranco Micciché, che nel frattempo è tornato a Roma, in uno degli scranni di Palazzo Madama, proprio come il suo capo Silvio Berlusconi.
Ieri intanto c'è stato lo scambio delle consegne tra Nello Musumeci e Renato Schifani, rispettivamente l'inquilino uscente e quello entrante nell'ufficio più importante della Regione Siciliana a Palazzo d'Orleans. Un momento nel quale il nuovo governatore ha parlato di tempi medio-lunghi per varare la nuova giunta regionale di governo. Ma nel frattempo il lavoro è iniziato, e in assenza di assessori (che a quanto pare saranno tutti deputati) Schifani ha mobilitato i direttori generali degli assessorati. Musumeci ha commentato la sua esperienza, che è culminata con un'uscita di scena (quella pretesa da Forza Italia) che comunque, stando ai rumors, potrebbe vederlo ministro del primo governo Meloni.