sulla crisi senza precedenti che sta investendo imprese e famiglie alle prese con i rincari di luce e gas, ma anche dei beni di largo consumo. Lo evidenzia Pippo Spataro responsabile regionale dell’associazione dei consumatori. Nel documento condiviso che verrà posto all’attenzione del nuovo governo nazionale sono cinque rivendicazioni principali in materia di energia. Innanzitutto viene chiesta la sospensione dei distacchi per morosità, oggi in larghissima parte legata a situazioni di profondo disagio e povertà, con la lunga rateizzazione delle bollette garantita dallo Stato e, insieme, un divieto più stringente alle modifiche contrattuali decise unilateralmente dalle aziende fornitrici di energia. Altra richiesta riguarda l’aumento dei bonus per energia, gas e acqua e l’allargamento della platea dei beneficiari, attraverso l’innalzamento delle soglie Isee, anche differenziate per intensità di aiuto, insieme con la costituzione di un Fondo di contrasto alla dilagante povertà energetica. E ancora viene sollecitata la riforma della bolletta, riducendone gli oneri fiscali e parafiscali, e del sistema di formazione dei prezzi dell’energia, considerando la media ponderata dei costi delle diverse fonti e disaccoppiando elettricità e gas, per contrastare più efficacemente le speculazioni. Al nuovo governo nazionale, poi, associazioni dei consumatori, sindacati e organizzazioni di categoria chiedono una politica industriale ed energetica di rilancio degli investimenti sulle fonti rinnovabili e sulle tecnologie di accumulo, adottando misure di sostegno allo sviluppo delle comunità energetiche e un piano nazionale straordinario di sostegno alle famiglie e alle imprese.
Richieste alle quali le associazioni dei consumatori aggiungono quella di aprire stabilmente un tavolo di dialogo che le coinvolga, insieme alle altre parti sociali ed economiche.
Una mobilitazione unitaria, quella finalizzata a contrastare gli aumentati costi energetici, che proprio dalla Sicilia trae origine con la decisione di dar vita il prossimo 7 novembre ad una manifestazione regionale di protesta. In piazza, assieme alle famiglie e alle imprese, scenderanno infatti i sindacati, le organizzazioni del comparto commerciale e artigianale, ma anche tutte le associazioni di tutela dei consumatori.