bisogna incentivare la Medicina territoriale, soprattutto per i malati di tumore. Così oggi al nostro Telegiornale il dottor Domenico Santangelo, responsabile dell'unità operativa semplice dipartimentale di oncologia del "Giovanni Paolo II" di Sciacca. Una presa di posizione, quella del medico saccense, che si inquadra nell'ambito dei finanziamenti del Pnrr destinati a case ed ospedali di comunità, centrali operative territoriali, hospice e potenziamento dell'assistenza domiciliare integrata. L'assistenza ai malati oncologici va garantita in un modello di gestione extra ospedaliero, anche al fine di rendere più specifiche le cure. È l'intero modello di sanità pubblica che va rivisto, in un ambito in cui però bisogna intervenire per incrementare le dotazioni di personale. E Santangelo conferma come la pandemia abbia sacrificato screening e aumentato i numeri delle neoplasie, un'emergenza con cui bisogna fare i conti in una realtà, quella di Sciacca, che al momento, comunque, è ben organizzata.