di Agrigento dei rispettivi primari. Il manager dell'Asp Mario Zappia nel suo punto settimanale dedicato alla diffusione del Covid ha voluto dedicare la parte conclusiva alle notizie riguardanti l'espletamento delle procedure (alcune delle quali tuttora in corso ma comunque in fase di definizione) riguardanti l'annoso problema del personale sanitario, tallone d'Achille della gestione della sanità pubblica in provincia. Ribadite così le indicazioni dei responsabili al Pronto soccorso, alla Cardiologia, all'Ostetricia e all'Ortopedia del Giovanni Paolo II, al Pronto Soccorso, all'Ostetricia, alla Nefrologia, alla Radioterapia, all'Oncologia, all'Anestesia e all'Urologia del San Giovanni di Dio, alla Cardiologia e al Pronto Soccorso di Canicattì, al Pronto Soccorso, all'Ortopedia e alla Cardiologia di Licata. Poi Zappia ha confermato che a metà novembre firmerà i provvedimenti per la funzionalizzazione del Fratelli Parlapiano di Ribera non più come Covid Hospital. Questo è possibile anche per i dati tutto sommato tranquillizzanti dei ricoveri, assolutamente gestibili. Sul Covid infine Zappia ha definito "vergognoso" il numero di appena 425 vaccinazioni eseguite in una settimana, così come non considera attendibile il dato riferito ai tamponi, posto che sarebbero in aumento i positivi che non si registrano e che si affidano al tampone fai da te. Sulla opportunità di adottare misure precauzionali (in un momento nel quale il governo nazionale ha decisamente allentato le misure sull'uso delle mascherine) il commissario dell'Asp ha invocato il buonsenso, posto che - peraltro - non esiste solo il Covid ma esistono anche altre patologie che sono trasmissibili.