che viene accusato di tutto e di più: dalle buche, alla questione del randagismo, dai furti che si sono registrati nel comune agrigentino alle condizioni in cui versa il cimitero. A destare allarme sono però le minacce contenute nella lettera che il sindaco Vincenzo Corbo ha ricevuto al Municipio tramite posta prioritaria. Minacce di morte legate alla richiesta di dimissioni del primo cittadino accusato anche di sperperare il denaro pubblico.
Lettera che immediatamente il sindaco di Canicattì ha consegnato ai carabinieri, unitamente alla denuncia contro ignoti. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Agrigento, sono state già avviate e mirano ad identificare l’autore delle minacce al sindaco Corbo che è tornato alla guida del comune, dopo avere svolto in passato due mandati. Dipendente dell’Azienda sanitaria provinciale Vincenzo Corbo, 61 anni, è stato rieletto nell’ottobre del 2021.
Lavorerò come ho sempre fatto, Canicattì mi ha eletto e continuerò ad andare avanti per la mia strada, nell'interesse della mia comunità, ha dichiarato Vincenzo Corbo. Forse a qualcuno stiamo dando fastidio anche per il protocollo d'intesa, per avere una città sicura, firmato con le forze dell'ordine, ha aggiunto il primo cittadino, esprimendo fiducia e serenità anche per la vicinanza della Prefettura.
Solidarietà al sindaco di Canicattì è stata espressa in mattinata dall’onorevole Carmelo Pace nella convinzione che questi atti non fermeranno il suo quotidiano impegno in favore della collettività, ma che è necessaria una ferma condanna e un forte intervento di tutela degli amministratori sempre più nel mirino e oggetto di minacce e insulti.
La lettera al sindaco Corbo è soltanto l’ultimo grave episodio che si verifica in provincia di Agrigento dopo i casi di intimidazione e minacce al sindaco di Burgio Franco Matinella , al sindaco di Calamonaci Pino Spinelli e al sindaco di Montevago e parlamentare regionale Margherita La Rocca Ruvolo.