frenare i fenomeni erosivi che, negli ultimi cinque anni, hanno cancellato 200 metri di arenile e 50 metri di boschetto, con le onde del mare che si sono addentrate sempre più in avanti, all'interno. Prevista la collocazione di tre barriere antierosione, mentre la sabbia per il ripascimento viene prelevata dal porticciolo interrato di Siculiana Marina. Si conta di recuperare una fascia di litorale di oltre due chilometri, da Capo Bianco ad Eraclea Minoa, con la possibilità di salvare la pineta adiacente e gli stabilimenti balneari e turistici.
L'associazione ambientalista Mareamico e il suo referente Claudio Lombardo, sin dal primo giorno, continuano a ritenere il progetto che è stato approvato non adeguato, con il rischio concreto che l'erosione della costa venga soltanto spostata da Eraclea Minoa verso un altro punto vicino della fascia costiera agrigentina. Da un punto di vista tecnico, il progetto, come si ricorderà, era stato programmato dal Commissario di Governo per il dissesto idrogeologico Maurizio Croce. Per Mareamico, sarebbe stata più opportuna la scelta di costruire alcune barriere soffolte al largo della spiaggia, invece il progetto finanziato dalla Regione prevede l’installazione di tre bracci frangiflutti ortogonali alla costa, dal notevole impatto visivo e dai risultati poco preventivabili.