del Consorzio Tre Sorgenti, ad annunciare la gestione del servizio idrico nelle due isole. Si incrementa l’elenco dei comuni che passano alla gestione Aica dopo i casi recenti di Joppolo Giancaxio, San Biagio Platani e Sant’Angelo Muxaro.
Nei giorni scorsi i tecnici di Aica e il direttore generale dell’Ati, Enzo Greco Lucchina, si sono recati a Lampedusa e Linosa per effettuare la ricognizione degli impianti e delle reti del servizio idrico integrato: “L’approvvigionamento idrico – spiega il direttore Enzo Greco Lucchina – è oggi garantito dal dissalatore la cui gestione, fino al 2024, è stata affidata a una società terza direttamente dalla Regione Sicilia. Dovrebbero, invece, concludersi entro maggio 2023 i lavori di realizzazione del nuovo impianto di depurazione appaltati, anche in questo caso, direttamente dalla Regione”.
Lampedusa e Linosa – affermano i vertici di Aica – hanno già definito l’iter per il passaggio di reti e impianti all’Azienda consortile nell’obiettivo perseguito dalla Consortile della gestione unica del servizio idrico integrato in provincia di Agrigento. Con il sindaco Filippo Mannino sono state anche definite le attività propedeutiche alla consegna di reti e impianti.
Sempre più comuni, dunque, si affidano ad Aica nonostante la situazione economica e gestionale non semplice e le polemiche sull’Azienda Pubblica che sono tornate prepotentemente in primo piano, qualora fossero mai cessate.
Intanto, a proposito, di servizio idrico lamentele arrivano alla nostra redazione dal quartiere di San Michele a Sciacca dove da quattro giorni non viene erogata acqua. Aica venerdì scorso aveva evidenziato che, a causa di una interruzione di fornitura elettrica da parte di Enel nella giornata di sabato 12 novembre ai pozzi Carboj, avrebbero potuto registrarsi slittamenti o problemi nell’erogazione idrica in città, soprattutto nelle zone che vengono servite dai serbatoi Santa Maria, Tabasi e Mura di Vega.
E’ purtroppo una situazione che si ripete spesso. Un guasto agli impianti o la mancata fornitura elettrica ai pozzi, anche solo per 24 ore, generano disservizi che poi si protraggono per diversi giorni.