dal caro energia, contrastare così l'aumento dei costi del prodotto finito e avviare un piano di promozione e valorizzazione dell'artigianato di qualità. Lo hanno richiesto i Comuni che hanno parte dell'appena costituita “Strada Regionale della Ceramica Siciliana” nell'ambito di una lettera attraverso la quale chiedono un incontro urgente al neo Governatore Renato Schifani. I sindaci dei Comuni aderenti Francesco Re per Santo Stefano di Camastra, Fabio Roccuzzo per Caltagirone, Giovanni Battista Meli per Collesano, Alberto Arcidiacono per Monreale, Fabio Termine per Sciacca e Francesco Matinella per Burgio scrivono, nel dettaglio, al Presidente Schifani che “rappresenta obbiettivo comune delle Città della Ceramica Siciliane fare rete, fare sistema per meglio tutelare e promuovere la filiera produttiva della ceramica artigianale, pesantemente minacciata dall'incalzare dell'impennata dei costi energetici, che rischia di collocare fuori mercato, il pur eccellente prodotto realizzato nelle variegate e colorate botteghe d'arte”. I sindaci dei 6 Comuni della ceramica siciliana, quindi, hanno già chiesto al Governatore Schifani che la Regione predisponga delle misure idonee di sostegno economico volte alla tutela delle circa 250 aziende del settore e, di conseguenza, dei 2000 posti di lavoro correlati.
“Riteniamo indispensabile – scrivono i 6 Comuni alla Regione - uscire dalla logica individualistica e programmare insieme azioni comuni di tutela che consentano la sopravvivenza delle aziende, unitamente ad una necessaria rivisitazione ed implementazione del sistema formativo a supporto del settore”. Per i sindaci, quest'ultima, sarebbe l'azione più importante e “propedeutica a formare in loco le figure specialistiche di cui necessita il mondo della ceramica d'arte, a cominciare dai tornianti, per affrancarsi dalla necessità di dover attingere al mercato del lavoro straniero”.
Un settore di grande valenza con la ceramica siciliana che è apprezzata ed esportata in tutto il mondo, ma che, come molti settori, da un lato ha bisogno di sostegno istituzionale e dall'altro di incentivare il necessario ricambio generazionale per permettere di tramandare arte, tradizioni e decori.