A renderlo noto in un'intervista rilasciata a "Il Dubbio" l'attuale presidente del Coa saccense l'avvocato Giuseppe Livio. Viene fuori una situazione piuttosto difficile, figlia della gravissima crisi economica che, tuttavia, stando a quanto chiarisce lo stesso Livio, non deve generare allarmismi. «Queste cancellazioni - ha detto Livio - sono state fatte raccogliendo lo sconforto e l'amarezza dei colleghi che hanno deciso, non certo a cuor leggero, di rinunciare alla loro presenza all'interno dell'albo. Altrettanto numerose sono le richieste di sospensione dall'ordine. Ad avanzarle è stato chi, pur di avere certezze, non ha esitato ad accettare lavori subordinati e a tempo determinato. Gli iscritti sono così passati dai 440 nel 2018 ai 421 di oggi, di cui 272 uomini e 149 donne. Diversa la tendenza per quanto riguarda le richieste di iscrizione al registro dei praticanti, che si attestano sulle 200 unità. Insomma per l'avvocato Livio la toga non ha perso il suo fascino. Tuttavia nessuno è indenne dalla situazione difficile che anche una professione come quella dell'avvocato, che rimane ancora oggi un baluardo fondamentale nell'amministrazione della giustizia, sta attraversando. Avvocati i quali pagano lo scotto della grave crisi economica e sociale, e questo pur nella consapevolezza del delicato e fondamentale ruolo sociale, che li vede comunque continuare a garantire il loro servizio e la loro professionalità anche nelle situazioni economiche più precarie. "Senza contare - osserva Livio - che i nostri iscritti che devono giungere presso il Tribunale si trovano quotidianamente ad affrontare molteplici difficoltà di carattere logistico, collegamenti difficoltosi, viabilità in alcuni casi quasi impraticabile o spesso pericolosa, mancanza di collegamenti ferroviari. A ciò - dice Livio - si aggiunga la grave crisi economica che ha colpito il tessuto sociale del territorio". L'avvocato Giuseppe Livio denuncia poi che sono numerose le richieste di ammissione al patrocinio a spese dello Stato. Situazione che, se da un lato riesce o cerca di garantire ad ognuno il diritto di accedere al servizio giustizia ed alla sua tutela, dall'altro incide sul reddito degli avvocati, che, a parità di impegno, studio e lavoro di altri colleghi con una platea di soggetti economicamente più forti, vedono i loro compensi ridotti alla metà. Eppure - dice Livio - nonostante tale situazione sfavorevole, l'avvocatura saccense ha dimostrato di essere in grado di andare avanti, di rispondere positivamente alle sollecitazioni che vengono dai diversi settori socio-economici e di adattarsi alle nuove esigenze che si profilano all'orizzonte». Il presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati di Sciacca tiene infine a precisare come venga ricercato in ogni momento il confronto costruttivo con tutti i protagonisti della giurisdizione. «Posso affermare-conclude l'avvocato Livio -che da noi si è sempre lavorato in un clima di massima collaborazione tra magistratura, avvocatura e personale amministrativo".