La metafora sarà forse banale, ma è inevitabile farvi ricorso per commentare gli ultimi fatti. L'incontro di lunedì scorso al comune tra Francesca Valenti da un lato e Marco Campione dall'altro, tra assessori e staff di Girgenti Acque, ha generato l'ennesima polemica tra maggioranza e opposizione. Nella fattispecie l'opposizione di centro destra, quella che vede a braccetto da una parte Alternativa Popolare e i suoi satelliti (Progetto Sciacca e Sciacca al Centro) e dall'altra Forza Italia e ora anche l'UDC di Silvio Caracappa. Opposizione che ha preso di mira il presunto atteggiamento accondiscendente del sindaco, che continua ad essere accusato sostanzialmente di avere bluffato in campagna elettorale, promettendo ciò che non sarebbe in grado di garantire, ossia quella tanto discussa risoluzione del contratto con Girgenti Acque. Con la conclusione che il clima della riunione di lunedì sarebbe stato addirittura da tè e pasticcini. Come dire che ormai Girgenti Acque avrebbe rabbonito l'amministrazione comunale in carica che, pure, sulla lotta contro l'ente gestore forse ci ha vinto le elezioni. Ma la maggioranza non ci sta, e oggi replica, parlando di polemica patetica, dallo stile "comari della domenica". “Questo costante approccio a deridere il lavoro altrui rivela solo nervosismo”. E così che il centrosinistra risponde, vantando poi il fatto che per la prima volta in tanti anni di gestione del servizio idrico Girgenti Acque ha avvertito il bisogno e la necessità di aprire un tavolo di confronto e di discussione con l'amministrazione comunale di Sciacca. “Ci sarà pure un motivo per cui questo gesto avviene adesso e non è mai avvenuto in passato”, dicono i rappresentanti delle forze di maggioranza. Che poi ipotizzano che forse è la prima volta che l'ente gestore ha dovuto fare i conti con un'amministrazione comunale e con un sindaco determinati a far rispettare i diritti e le prerogative dei cittadini, non solo con le chiacchiere ma anche con i fatti. Per la coalizione Valenti Girgenti Acque ha incontrato sul suo cammino un sindaco deciso a pretendere a tutti i costi e con ogni mezzo che la qualità del servizio idrico sia dignitosa ed i costi dello stesso accettabili, ed allo stesso tempo andare fino in fondo sulla strada della risoluzione del contratto. Insomma: per la maggioranza è la prima volta che un'amministrazione comunale mette il cittadino, con i suoi diritti al centro della propria azione politica ed è disposta ad andare fino in fondo per difenderne e salvaguardarne le prerogative. Così come è la prima prima volta – dicono i componenti della maggioranza – che c'è un'amministrazione comunale pronta ad utilizzare ogni strumento che la legge le consente per poter difendere il sacrosanto diritto di ogni cittadino ad avere l'acqua nelle proprie case ogni giorno a costi definiti umani.