Arriva dall’ex governatore, oggi commissario regionale della DC Totò Cuffaro la denuncia dei prezzi esorbitanti dei voli nazionali. Cita l’esempio del volo Palermo- Roma il cui costo ammonta in questi giorni a 570 euro. Costi destinati ad aumentare ulteriormente a ridosso delle vacanze natalizie.
Credo che ci voglia una forte presa di posizione che porti a tutelare tutti i siciliani ed in particolare i tanti giovani che studiano o lavorano fuori, eliminando la sensazione di essere usati e sfruttati, ha detto Totò Cuffaro evidenziando come i prezzi esorbitanti dei biglietti aerei contribuiscano ad un ulteriore danno all’economia delle famiglie siciliane che già soffrono le difficoltà di un periodo pesante. Personalmente, ha aggiunto, mi adopererò subito con i deputati della Dc eletti all’Ars per predisporre una proposta di legge che introduca un tetto massimo di spesa per i siciliani che devono viaggiare e delle tariffe dedicate ai giovani studenti. L’insularità, ha concluso, non può essere una parola astratta ma deve poggiare su azioni concrete che rispettino questa condizione. Questione ben nota alle famiglie dei giovani studenti e ai tanti lavoratori siciliani costretti da anni ad un esborso considerevole per potere tornare in Sicilia o ripartire per la sede di lavoro o di studio. Eppure, nulla è cambiato. Anche l’iniziativa Sicilia Vola che prevedeva un 30% di sconto sull’acquisto dei biglietti aerei per studenti e lavoratori siciliani ha avuto il sapore della beffa. Poche le compagnie aeree che hanno aderito, complicatissima la procedura per potere usufruire delle agevolazioni e non adeguate le risorse stanziate, con il risultato che solo in pochi hanno potuto effettivamente usufruirne.
Intanto, riprende anche il dibattito che si trascina da tantissimi anni sull’aeroporto in provincia di Agrigento. Alcuni consigli comunali delle province di Agrigento e Caltanissetta hanno deliberato un apposito atto di indirizzo e la commissione infrastrutture del Libero Consorzio ha posto il tema dell’aeroporto all’ordine del giorno della prossima riunione. Se ne parla da decenni, l’ipotesi era di realizzarlo nel territorio di Racalmuto.