noi siamo legittimamente al lavoro e fiduciosi che non ci sarà alcun ribaltone". Così oggi Fabio Termine al nostro Telegiornale commenta l'avvio della verifica delle schede di alcune delle sezioni indicate da Messina (e dallo stesso Termine attraverso i suoi assessori) per il ricalcolo dei voti espressi lo scorso 12 giugno. Termine non si sottrae dal rispondere alla nostra sollecitazione, pur ribadendo, tra le righe, che al momento il sindaco è comunque lui. Una vicenda che naturalmente sta facendo discutere in città, soprattutto dopo le prime indiscrezioni sull'inizio della verifica disposta dal TAR di Palermo, secondo cui il candidato a sindaco Ignazio Messina avrebbe recuperato diversi dei voti che secondo la sua tesi non gli sarebbero stati legittimamente attribuiti. Il tutto dovrebbe determinare, secondo colui che nel frattempo è diventato presidente del consiglio comunale, l'annullamento del risultato elettorale del 12 giugno e, dunque, la proclamazione della sua vittoria al primo turno, cancellando in tal modo dalla storia il ballottaggio che lo avrebbe poi visto sconfitto. Ma Fabio Termine non si sente un sindaco sub iudice. Nel frattempo la verifica riprenderà lunedì prossimo. Le voci che circolano al momento riguardano il possibile riesame di alcune delle schede votate e annullate dai presidenti di seggio. A decidere in ogni caso sarà il TAR, quello presieduto dalla dottoressa Federica Cabrini, e l'udienza nel corso della quale lo farà è stata fissata per il prossimo 24 marzo.