le recenti dichiarazioni del commissario straordinario dell'Asp di Agrigento Mario Zappia quando ha affermato che il Giovanni Paolo II è Dea di primo livello solo sulla carta ci inducono a ritenere la sussistenza di possibili personali responsabilità, non escluse quelle di natura penale. E' questa la nuova presa di posizione del comitato civico per la sanità di Sciacca, contenuta in una nota sottoscritta dal portavoce, l'avvocato Ignazio Cucchiara, e dal coordinatore, il medico Franco Giordano, tramessa all'esponente del governo regionale ma anche ai sindaci dei comuni del bacino di utenza dell'ospedale di Sciacca e ai deputati regionali. Il Comitato, nella lettera all’assessore Volo, evidenzia come l'ospedale di Sciacca, già azienda ospedaliera fino al 2009, sia vocato per lo svolgiento del ruolo di Dea di primo livello assegnatogli dalla rete regionale dell'emergenza. Tra l'altro, dal report 2021 dell'Agenas, risulta tra le prime 10 strutture italiane per tempestività di accesso all'angioplastica coronarica. Tuttavia, è una struttura che registra un grave stato di funzionamento soprattutto per le gravi carenze di personale e serie difficoltà a trovare posti letto. Evidenzia ancora, il comitato civico per la sanità nella nota all'assessore Volo, come nel reparto di ortopedia su un organico di 1+ 6 medici, risulti in servizio soltanto il primario ed un dirigente medico (uno dei due è legittimamente assente per malattia); ed ancora, nel reparto di urologia, su un organico di 1 + 6 medici, è rimasto in servizio, dopo le recenti dimissioni del medico dirigente, il solo primario. Un gravissimo stato di disagio di tali reparti che non viene affatto alleviato attraverso l’assegnazione temporanea di medici di altri ospedali, viceversa, si utilizza altro personale medico dell’ospedale di Sciacca per il funzionamento di reparti di altri ospedali di base dell’ASP di Agrigento. Per finire, evidenzia ancora il comitato sanità nella nota, in merito alla Stroke unit, l’assessorato regionale alla salute nel 2019, dopo un confronto con la sesta commissione dell’Ars, inserì l’ospedale di Sciacca nella rete regionale dello Stroke Unit. Tale unità, però, potrà essere operativa solo quando sarà attivato il reparto di neurologia (previsto dalla vigente pianta organica dell’ospedale di Sciacca), reparto che però non è stato ancora attivato. Una situazione complessiva per la quale l'avvocato Cucchiara e il dottore Giordano ritengono sia ormai indispensabile un intervento diretto dell'assessore regionale alla salute a difesa di un ospedale per la cui salvaguardia i sindaci del realtivo bacino di utenza, riunitisi qualche settimana fa su iniziativa del primo cittadino di Sciacca, hanno creato, sull'onda di un pesantissimo generale grido d'allarme, un tavolo permanente.