(a firmarla sono stati i primi cittadini di Ribera, Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Montallegro, San Biagio Platani, Santo Stefano Quisquina e Villafranca Sicula) affinché all'ospedale "Fratelli Parlapiano" venga istituito un Pronto soccorso di zona disagiata. È quanto è emerso dall'audizione prevista per oggi dei rappresentanti dei comuni, che hanno ricevuto l'amichevole consulenza dell'ex sottosegretario alla Sanità (nonché medico) Nenè Mangiacavallo. Un'ipotesi di lavoro che dunque assume concretezza, e che è stata valutata favorevolmente anche dall'assessora alla Salute Giovanna Volo. "Solo in questo modo - ha detto il dottor Mangiacavallo - si potrà realmente decongestionare l'area di emergenza del 'Giovanni Paolo II' di Sciacca". Un Pronto soccorso di zona disagiata che sarebbe eventualmente al servizio di una popolazione di oltre 50 mila abitanti, quella ricadente nell'area Sicana. "L'esito di questa audizione è soddisfacente perché va nella direzione che da sempre auspichiamo", ha aggiunto Matteo Ruvolo, sindaco di Ribera. Il quale ha aggiunto che da parte del governo della Regione è stato garantito anche, nel rispetto della qualifica di Dea di primo livello dell'ospedale di Sciacca, l'imminente istituzione della tanto attesa 'Stroke unit'. Pronto soccorso di zona disagiata non significa, al di là dell'assonanza lessicale, l'autorizzazione ad un ospedale di zona disagiata, così come richiesto dal comitato che di recente si è costituito a Ribera. "Per quel risultato occorrerebbero modifiche agli assetti sia da parte della Regione che da parte del governo centrale. Il Pronto soccorso di zona disagiata risponde perfettamente, comunque, anche alle esigenze poste dal comitato". (nella foto: il presidente del Consiglio comunale di Ribera Vincenzo Costa, il dottor Nenè Mangiacavallo e il sindaco di Ribera Matteo Ruvolo).