aumenteranno del 6% a partire dal 2023. Un rincaro che, a quanto pare, sta nelle cose dati gli aumenti esponenziali riscontrati nei costi dell'energia elettrica. Anzi, secondo l'ATI, l'assemblea territoriale idrica dei sindaci, presieduta da Domenico Gueli, c'è, persino, da stare allegri posto che si sarebbe evitata una stangata ben peggiore a carico degli utenti. Oltre al nuovo metodo tariffario idrico, è stato approvato anche il bonus integrativo per le famiglie svantaggiate, che vedranno ridursi ulteriormente la boletta dell'acqua grazie all'azzeramento delle tre componenti di quote fisse.
Un bonus che interesserà almeno 11 mila famiglie agrigentine. L’agevolazione integrativa, oltre ad essere il primo caso in tutta la Sicilia, sarà immediatamente applicabile. Sull'aumento delle tariffe, invece, secondo i sindaci, c'è stato poco da fare considerato il triplicato costo dell’energia elettrica e l’inflazione. Con l’approvazione della tariffa, anzi, Aica potrà richiedere alla Cassa per i servizi energetici e ambientali l’anticipazione finanziaria del 35% dell’intero costo dell’energia elettrica del 2022, cosa che rappresenterà una vera e propria iniezione di liquidità per il Gestore e per la qualità del servizio.
Ma Codacons non ci sta. L'associazione che tutela i consumatori e il suo presidente regionale Giuseppe Di Rosa attaccano AICA e chiedono dove siano i risparmi che l'azienda pubblica aveva promesso agli utenti all'atto della sua costituzione. Ed è duro l'affondo di Codacons contro AICA: “è stato creato soltanto un altro carrozzone politico col quale assegnare incarichi e sottogoverni in mano ai soliti noti, con promozioni e consulenze che vengono fatte nelle segreterie politiche”. Codacons domanda: “Perché ci sono comuni che non consegnano le reti mentre i loro sindaci votano favorevolmente l’aumento delle tariffe a carico degli altri enti che invece le avevano consegnate? Come mai ancora oggi, in violazione di tutte le norme vigenti, ci sono comuni che pagano l’acqua a forfait aumentando di fatto la tariffa per chi paga a consumo? Come mai si è fermata la ricerca degli abusivi che invece andavano denunciati alle autorità?”
Codacons vuole da AICA più trasparenza nell'applicazione delle tariffe e nelle consulenze che vengono assegnate e chiede di attivare subito i correttivi per la riduzione delle tariffe e il miglioramento dei servizi erogati.