l'obiettivo di un disegno di legge presentato dai deputati regionale della Nuova Democrazia Cristiana Carmelo Pace e Ignazio Abbate, una legge che dovrebbe permettere l'introduzione e la regolamentazione della cosiddetta pet therapy per uso medico e per aiutare chi soffre di determinate patologie come ad esempio depressione o autismo. Secondo il DDL, la pet therapy, largamente usata già in altre regioni italiane e stati esteri, potrebbe essere introdotta ufficialmente anche in Sicilia all'interno di ospedali, scuole, centri di riabilitazione, centri residenziali sanitari, case di riposo, istituti di detenzione, comunità di recupero, centri privati, centri gestiti da cooperative sociali e fattori terapeutiche e didattiche.
L'iniziativa di Pace ed Abbate prevederebbe tre programmi specifici denominati rispettivamente “Terapia assistita con animali”, “Educazione assistita con gli animali” e “Attività assistita con animali” e sarebbe portata avanti soltanto con animali appartenenti a specie domestiche di età non inferiore a 12 mesi, sottoposti regolarmente a programma sanitario e che ne attesti costantemente lo stato di buona salute. I programmi dovrebbero essere realizzati attraverso l'ausilio di equipe multidisciplinari esperti in interventi assistiti con gli animali, quindi da figure qualificate, con l'aggiunta di un medico veterinario e di un operatore con specifica preparazione nell'interazione con la specie animale di riferimento. In tal senso, la Regione Siciliana dovrebbe farsi carico di avviare percorsi di formazione ed aggiornamento per gli operatori dell'equipe e di istituire una vera e propria Commissione per la terapia e le attività assistite con animali. Il DDL quantifica anche le somme iniziali che servirebbero per avviare questi specifici percorsi sanitari, ossia 100 mila euro per il 2022, 100 per il 2023 e 100 per il 2024, stanziamenti da prelevare da appositi capitoli di spesa istituiti nel bilancio di previsione finanziario per il triennio 2022-2024. “Con il presente disegno di legge - dicono Pace e Abbate - si intende riconoscere il valore terapeutico e riabilitativo degli animali domestici a supporto di tutti i soggetti con patologie neuromotorie, cognitive o psichiatriche finalizzato a migliorare la qualità della vita. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che durante le sedute di pet therapy, il paziente che giornalmente si trova in uno stato d’ansia e di preoccupazione, migliora notevolmente lo stato d'animo. È importante, dunque, affiancare alle cure mediche un supporto quale l’animale che fa da co-terapeuta in grado di intervenire sulla psiche umana”. La palla adesso passa al Governo regionale che dovrà legiferare e normare sul tema come già hanno fatto da anni altre regioni d'Italia.