e le variazioni al piano triennale delle opere pubbliche e al bilancio comunale a seguito dei finanziamenti ottenuti nell’ambito del Pnrr.
Delibere che andavano esitate entro il 31 dicembre e che hanno generato polemiche per il ritardo con il quale sono state trasmesse al Consiglio.
Ad animare il dibattito è stato il riconoscimento del debito di 783 mila euro nei confronti di Sogeir, la società che ha gestito il servizio dei rifiuti fino al 2017, per il quale era stato raggiunto un accordo per il pagamento senza interessi e in tre annualità, la prima delle quali nel 2022, da quì l’urgenza di approvare la delibera che è approdata in aula con il parere contrario della commissione consiliare bilancio.
La questione sollevata dai consiglieri di opposizione è stata legata al parere espresso dai revisori dei conti, favorevole ma condizionato ad una compensazione posto che è stato accertato che il comune di Sciacca, a sua volta, è creditore nei confronti di Sogeir. Ci sono fatture emesse per circa 400 mila euro, ma anche altre somme seppure non del tutto quantificate.
Nel debito fuori bilancio proposto al Consiglio Comunale, però, la compensazione non era minimamente contemplata. Il presidente della commissione bilancio Filippo Bellanca ha chiesto chiarezza agli uffici, ma soprattutto all’amministrazione comunale, sulla strada da percorre. O si ritira la delibera per riformularla in considerazione del pronunciamento dei revisori dei conti o si procede ad emendarla in questa direzione, ha sottolineato Bellanca, ma analoga richiesta è pervenuta da altri colleghi.
Sia gli uffici, sia l’amministrazione comunale non hanno ritenuto di ritirare la proposta per riformularla, né hanno condiviso la necessità di emendarla.
Il consiglio è chiamato ad approvare un debito fuori bilancio e nulla altro, ha dichiarato il dirigente Rapisardi. Ma il parere dei revisori, ribadito anche ieri sera in aula, è stato ritenuto condizionante e ha di fatto bloccato il Consiglio Comunale per circa due ore. Alla fine è prevalsa la proposta del consigliere Fabio Leonte che ha presentato un emendamento con il quale si è preso atto del parere dei revisori che è diventato parte integrante della delibera. Il debito fuori bilancio è stato così approvato, con l’astensione di Ignazio Bivona, Alessandro Grassadonio e Ignazio Messina. Il presidente del Consiglio Comunale ha mosso più di qualche dubbio sostenendo che non si poteva fare riferimento ad una compensazione non del tutto quantificata e non concordata con la controparte. Ancora più forte la posizione espressa dal consigliere Bivona. Mai in tanti anni avevo visto una delibera così proposta, stiamo scrivendo una pagina negativa del diritto amministrativo e non è concepibile che l’ammistrazione presenti al consiglio atti del genere e in ritardo, ha detto Ignazio Bivona. Il collega Calogero Bono ha evidenziato come il Consiglio Comunale, soprattutto l’opposizione posto che è maggioranza consiliare in aula, si sia ritrovata ad operare tra l’incudine e il martello, tra un parere dei revisori di cui tenere conto e la bocciatura dell’atto che avrebbe potuto generare un contenzioso con Sogeir e un conseguente danno per l’ente.
Le altre due delibere, la variazione al piano triennale e la vazione al bilancio, sono state approvate all’unanimità. Era necessario farlo entro la fine dell’anno per non perdere i finanziamenti ottenuti. Risorse importanti del Pnrr che consentiranno la realizzazione dell’asilo nido in via Gramsci, ma anche importanti interventi nel settore sociale. Tra questi l’housing temporaneo che verrà realizzato nell’immobile confiscato alla mafia in via Valverde e la stazione di posta da attivare nell’ex casa rurale di contrada Sovareto. Strutture al servizio di chi vive situazioni di particolare disagio.
La prima parte dei lavori consiliari era stata dedicata alla trattazione delle interrogazioni, alcune delle quali già superate, altre relative a tematiche come l’illuminazione pubblica o le buche ancora da risolvere