anche perché (almeno apparentemente) la novità non corrisponde ad una svolta immediata. E tuttavia ha ugualmente la sua oggettiva importanza l'avvio di quella che si chiama "procedura di dibattito pubblico" relativa al progetto per una nuova via di comunicazione (non un'autostrada ma comunque qualcosa che gli assomigli, come può essere una supestrada) nel tratto Castelvetrano-Gela. Dopo il via libera alla sostanziale fattibilità della tangenziale di Agrigento, adesso ad entrare in campo è il tratto Castelvetrano-Sciacca, con inizio dell'itinerario futuro dall'attuale svincolo castelvetranese della statale 115 e come punto terminale l'imbocco dello svincolo Sciacca Ovest, in connessione con la statale 624 Sciacca-Palermo, la cosiddetta Fondovalle tanto per intenderci.
L'Anas ha comunicato al comune di Sciacca l'avvio della procedura di dibattito pubblico per questo tratto. Significa, in soldoni, che si mette a conoscenza di enti, amministratori, comunità, imprenditori, associazioni, organismi tecnici e tutti coloro che vogliano esprimere un'opinione sull'idea progettuale, invitando ciascuno dei predetti a dire come la pensano affinché si possa snellire l’iter per poi disinnescare eventuali contenziosi. Insomma: una specie di forma di democrazia diretta, prevista dalla legge, che permetterà di ragionare, alla presenza di tutte le parti interessate, su ogni possibile e migliore soluzione per operare al meglio e nel minor tempo possibile. Verrebbe da dire che si tratta di un'idea straordinaria, ma i cui tempi di possibile realizzazione sono tuttora talmente incerti ed aleatori che sembra più verosimile l'ipotesi che nasca prima il ponte sullo Stretto di Messina. Da almeno 30 anni infatti è aperta la discussione sulla necessità di provvedere alla chiusura dell'anello autostradale siciliano. Il tratto Castelvetrano-Gela in effetti è l'unico mancante, in un ambito di vie di comunicazione (quelle siciliane) deprimenti e pericolosissime. Recentemente si è appreso che bisogna togliersi dalla testa l'idea di un'autostrada, e che sarebbe più fattibile la possibilità di un adeguamento dell'attuale 115 con la realizzazione di una strada a doppia corsia e con sensi opposti di circolazione separati. Si dovrebbe intervenire sul tratto già esistente, con la realizzazione di quelli che i tecnici definiscono "livelli sfalsati", consentendo la riconnessione con l’autostrada A29 (Palermo-Mazara del Vallo) e con la viabilità locale. Per l'assessore comunale alle Infrastrutture Gianluca Fisco l'anno non poteva partire con notizia migliore. "Anche il nostro territorio - dice - potrà già contare su un dibattito pubblico per la progettazione di questa fondamentale arteria. I tempi sono lunghi - ammette - ma è già una prima fase". Fisco ringrazia poi il capogruppo del Partito Democratico all'Ars Michele Catanzaro per l’impegno che in questi anni ha messo per questa importante infrastruttura.
Lo scorso maggio l'allora sottosegretario Giancarlo Cancelleri aveva detto che il governo nazionale aveva tutta la volontà di voler realizzare la superstrada Castelvetrano-Gela. Dal comune trapanese a quello nisseno insistono 170 chilometri. Valore stimato dell'opera: 6 miliardi di euro. Avete capito bene: 6 miliardi di euro. Come dire poco meno del 3% delle risorse assegnate all'Italia dal famigerato Pnrr. Un sogno, insomma. Ma sognare non costa niente. Per passare dal sogno alla realtà occorrono 6 miliardi di euro. Insomma: non è questione di ottimismo, ma i dubbi sono legittimi. E se qualcuno li smentirà, saremo noi i primi ad applaudire.