potrebbero essere stati gli ultimi con il sostegno della maggioranza consiliare, fatta di 11 componenti. In mancanza di una svolta politica, Matteo Ruvolo potrebbe non avere più i numeri in Sala Frenna. È questa, in estrema sostanza, la sintesi della crisi politica nella quale, poco dopo meno di 2 anni dall'inizio della consiliatura, l'amministrazione comunale riberese è piombata. Il casus belli è stato generato dalla richiesta di Forza Italia di rientrare in giunta (dopo il rimpasto costato il posto di Giusy Zabbara), e di poterlo fare con 2 scranni assessoriali. Il sindaco ha fatto sapere che l'operazione è possibile ma solo per un innesto, con una sostituzione in corsa che preveda la cessione di uno dei 3 assessorati tuttora appannaggio del gruppo di Diventerà Bellissima, quello che fa capo a Mariano Ragusa. Per tutta risposta, proprio questo raggruppamento ha notificato la decisione dei 3 suoi assessori Caico, Ragusa e Tramuta (quest'ultimo è anche il vicesindaco) di rassegnare le dimissioni.
Da indiscrezioni risulta che Diventerà Bellissima è sì disponibile a cedere un assessore ma che, al tempo stesso, pretenda anche che Matteo Ruvolo revochi le deleghe assessoriali in capo a Leonardo Augello, così da potere accettare le richieste forziste di 2 assessori. Leonardo Augello è il rappresentante della lista ispirata da Nené Mangiacavallo, che solo per una manciata di preferenze non ha ottenuto la rappresentanza consiliare. Un fatto, questo, che sostanzia la richiesta di svolta politica da parte di FI ma anche, a questo punto, di Diventerà Bellissima. Ma è una pretesa, quella di licenziare Augello, a cui il sindaco ha già opposto un fermo diniego, ritenendo non solo di dovere rispettare gli accordi stipulati sin dalla prima ora, ma anche che Augello sia una figura leale e che ha dato risultati. Forza Italia chiede la revisione degli accordi. "Ci sono questioni assai critiche, dai rapporti del comune con Riberambiente alla questione delle case popolari di Largo Martiri di via Fani, che richiedono una svolta". Lo ha detto oggi al nostro Telegiornale il commissario di Forza Italia Leonardo Mulè.
Al momento Matteo Ruvolo sta resistendo alle pressioni, o a quello che probabilmente potrebbe definirsi assedio. Sul no ai due assessori richiesti da Forza Italia incide anche il fatto che è di Forza Italia il presidente del consiglio comunale Vincenzo Costa, e che di conseguenza questa forza politica abbia già quella che in politichese si definisce "una consistente visibilità politica", meritevole sì di essere implementata ma con non più di un assessore.
La questione è in divenire, le feste sono ormai quasi del tutto trascorse, e il sindaco a breve incontrerà nuovamente gli alleati per decidere il da farsi. Fratelli d'Italia è rappresentata in giunta da Di Caro, ma anche lo stesso sindaco è un rappresentante del partito di Giorgia Meloni. Quanto accade conferma ancora una volta come, soprattutto a livello periferico, sia difficile tenere coese le coalizioni amministrative che vincono le elezioni.