nella seconda sezione del Tar Palermo l'appuntamento (già notificato ai legali delle parti) del ricorso di Ignazio Messina (e del ricorso incidentale di Fabio Termine presentato formalmente dai suoi assessori) per l'apertura dei plichi elettorali. Con ogni probabilità si tratta soltanto della presa d'atto delle schede oggetto della verifica del prefetto (operata su disposizione dello stesso Tribunale Amministrativo Regionale) e della loro trasmissione all'interno del procedimento in atto (che si svolge per via telematica).
Insomma: siamo di fronte ad un adempimento di tipo niente più che formale. Ogni decisione sarà assunta non prima del 24 marzo. Ricordiamo che dopo il completamento in prefettura del controllo delle schede di 12 sezioni elettorali di Sciacca riferite al primo turno delle ultime amministrative, risalente al 12 giugno scorso, il vice prefetto Gabriele Barbaro ha stabilito che vanno ammesse a verifica 24 schede non attribuite dai presidenti di seggio ma che avrebbero contenuto indicazioni di voto nei confronti di Ignazio Messina. Due invece quelle che avrebbero contenuto indicazioni di voto per Fabio Termine.
Anche nel caso in cui il giudice dovesse ammettere (modificando il risultato del voto) tutte le 24 schede contestate, l'aumento del numero di voti validi non permetterà comunque a Messina di potere ribaltare il risultato. Il legale di Ignazio Messina Stefano Polizzotto prima, e lo stesso presidente del consiglio comunale nei giorni scorsi, hanno annunciato ricorso per motivi aggiunti, con la richiesta di aprire le schede delle sezioni che il Tar non ha accolto, alla ricerca di altre schede che, secondo Messina, sarebbero state annullate in maniera illegittima. Il collegio difensivo di Termine è composto dagli avvocati Girolamo Rubino, Calogero Marino e Giuseppe Impiduglia.
L'annuncio di motivi aggiunti al ricorso si spiega con la decisione del prefetto di verbalizzare ma di non acquisire a verificazione almeno 8 schede annullate, che Messina ritiene contenessero voti a suo favore. Questione verbalizzata dal vice prefetto ma non presa in considerazione per la verifica malgrado la richiesta dell'avvocato Polizzotto in quanto le caratteristiche di quelle schede non erano tra quelle contenute nel ricorso al Tar.