All’istituto Amato Vetrano di Sciacca, ogni settimana gli studenti del percorso Bar - Sala e Vendita hanno la possibilità di provare in prima persona l’arte della miscelazione, nuovi abbinamenti tra cibo e bevanda, scoprendo così un nuovo approccio qualitativo nell’accostamento di piatti e cocktail.
Gli Studenti imparano così che a tavola, la bevanda che accompagna il piatto raggiunge l’apice della sua valorizzazione nel momento in cui svolge la funzione per cui è nata: animare il cibo senza risultare né invadente né arrendevole, ravvivando il desiderio del boccone successivo e uscendone, in caso di abbinamento corretto, a sua volta esaltata. Se il criterio della soggettività nella scelta degli abbinamenti è fuori discussione, altrettanto assodato è il fatto che determinati “matrimoni” risultano più riusciti di altri e più di altri stimolano il piacere del buon vivere e della tavola.
L’abbinamento tra cibo e bevanda può avvenire principalmente seguendo tre modalità: secondo la stagione; secondo una contrapposizione di sapori; infine, per similitudine di sapori, struttura o aromaticità. Quel che conta è che in tavola l’accostamento tra bevanda e pietanza rispecchi un criterio, sia frutto di un preciso ragionamento, con l’obiettivo di rendere la degustazione una vera e propria esperienza sensoriale.
Il laboratorio che si è svolto ieri ha impegnato gli studenti della IV H, sotto la guida del prof. Liborio Amplo, nella preparazione di un menù composto da scampi, che in cottura sono stati aromatizzati agli agrumi e flambati. Il sapore del mar Mediterraneo coniugato con gli oli essenziali degli agrumi, che per persistenza organolettica si sposano con il gusto del gin. Non è stato utilizzato un gin naturale, ma un gin salato.
Ogni allievo ha simulato una prova di gusto per individuare il gin tonic salato perfetto, curando la sartorialità del Cocktail, costruito su misura del cliente. Le guarnizioni sono state elaborate con le erbe aromatiche provenienti dall’orto a Km 0 dell’Istituto Amato Vetrano.