invia agli utenti solleciti di pagamento per presunte bollette non pagate nel periodo fino al 31 agosto 2021. Lo fa, però, senza allegare alla lettera alcun riferimento che permetta di risalire al mancato pagamento contestato. Una metodologia oggi oggetto di contestazione da parte della Cgil di Sciacca, che insieme a Federconsumatori ritiene che i cittadini destinatari dei predetti solleciti abbiano il diritto di inviare a loro voluta una lettera alla società incaricata della riscossione per chiedere l'invio di documenti o elementi che possano attestare il presunto omesso, ritardato o insufficiente pagamento onde consentire di poter verificare la fondatezza dei presupposti relativi alle somme richieste.