chiede a Fabio Termine di riferire in aula sul suo recente incontro, avvenuto a Palermo, con l'assessora regionale alla Salute Giovanna Volo. La richiesta di una seduta consiliare ad hoc è stata presentata dai gruppi consiliari di opposizione. "Riteniamo necessario che il primo cittadino ci informi sugli impegni per il nostro ospedale", ha detto oggi al nostro Telegiornale il consigliere di Sciacca Venti/Ventidue Filippo Bellanca. Una questione di grande rilevanza, posto che siamo di fronte alla vertenza più significativa, quella che vede il "Giovanni Paolo II" ospedale Dea di primo livello che, tuttavia, a causa dei problemi di indisponibilità della dotazione organica necessaria, non è in grado di garantire i servizi che una struttura sanitaria di questo tipo dovrebbe garantire. Sappiamo, per le notizie comunicate al nostro Telegiornale sabato scorso dallo stesso sindaco, che la nuova massima esponente della Sanità siciliana ha chiesto un po' di tempo per comprendere appieno la situazione. Sono d'altronde numerose le sollecitazioni che il nuovo governo sta ricevendo, anche dal fronte (come è noto) della comunità di Ribera, che oltre alla riapertura del pronto soccorso generalista (pare che si stia andando spediti verso questa soluzione) chiede anche per il "Fratelli Parlapiano" il riconoscimento di ospedale di zona disagiata. Una prospettiva, quest'ultima, che non vede tutti d'accordo. L'ex sottosegretario Nenè Mangiacavallo ha espressamente detto che sarebbe un passo indietro dal punto di vista organizzativo e della offerta sanitaria. Tornando a Sciacca, la necessità più urgente (anche se è difficile fare un elenco di priorità considerata la gravità della situazione) è la dotazione di quel reparto di neurologia che potrebbe finalmente far nascere quella Stroke Unit, per la cura tempestiva di eventuali ictus cerebrali, che recentemente è sorta all'ospedale di Castelvetrano.