segnatamente quella che alle elezioni ha sostenuto la candidatura di Calogero Bono, di predicare bene e razzolare male. Alternativa Popolare, Progetto Sciacca, Sciacca al Centro, Forza Italia (e da oggi anche Udc) attaccano sia sulle presunte riunioni “a porte chiuse” che Francesca Valenti convocherebbe, sia sul numero insufficiente di consigli comunali che si svolgono a Sciacca. Un tema, lo scarso numero di sedute consiliari, per il quale Simone Di Paola dà la colpa all'Opposizione. Ma proprio oggi i partiti della coalizione Bono sferrano un nuovo attacco: “Una città tra buche, zampilli d’acqua che fuoriescono dalle pavimentazioni delle piazze e cittadini inferociti poiché privi d’acqua – si legge nella nota – il sindaco fa sapere che al prossimo incontro con il Girgenti Acque chiamerà i cittadini a presenziare. Ma il Sindaco deve sapere che la città non vuole presenziare, i cittadini l’hanno votata e vogliono risposte precise da chi Amministra, dal capo dell’Amministrazione che li rappresenta in maniera legittima.Per i partiti di opposizione, sempre più agguerriti, Francesca Valenti dovrebbe ammettere di avere mentito illudendo i saccensi attraverso una falsa rappresentazione del rapporto con Girgenti Acque, in merito ad una annunciata risoluzione del contratto che il centrodestra reputa impossibile, visto che non è il comune la controparte dell'ente gestore. Alternativa Popolare, Progetto Sciacca, Sciacca al Centro, Forza Italia e Udc annunciano una conferenza stampa per fare il punto su quelli che vengono definiti “i primi cinque mesi di Amministrazione fantasma Valenti”. Ed infine crediamo che definire “ridicola” la critica di un consigliere comunale è davvero l’emblema di un modus operandi alla vecchia maniera che non ci piace e che non piace alla città