Pare sia questo l'orientamento dei fornai di Sciacca che questo pomeriggio si riuniranno e discuteranno in che modo applicare, in maniera omogenea, il recente decreto regionale che impone loro o di rimanere chiusi la domenica ed i festivi oppure di vendere il pane panificato in precedenza entro la mezzanotte del sabato o acquistarlo da aziende terze, per poi soltanto infornarlo e venderlo la domenica.
Gli operatori del settore ne discuteranno oggi alle 17.30 alla CNA, Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Sciacca.
Si legge, infatti, nel decreto entrato in vigore lo scorso 20 Novembre che “il sindaco, sentite le organizzazioni di categoria provinciali, firmatarie di contratti collettivi nazionali di lavoro, e le associazioni dei consumatori, garantisce la turnazione delle aperture delle attività di panificazione nelle domeniche e nei giorni festivi, anche in base alle esigenze e alle peculiari caratteristiche del territorio”. Per tale motivo, dopo l'incontro di questo pomeriggio, i rappresentanti della categoria dei panificatori incontreranno il sindaco di Sciacca Francesca Valenti, giovedì prossimo, per il lascia passare alla turnazione delle attività. Un decreto, quello dell' assessorato regionale per le attività produttive, “finalizzato a disciplinare la vendita, gli orari e i requisiti professionali, inerenti l’attività di panificazione, prevedendo, altresì dei limiti alla stessa attività al fine di garantire il riposo, la salute e i diritti dei lavoratori”.
Principio che, secondo alcuni fornai, prevedendo ugualmente la vendita del pane anche la domenica, non verrebbe del tutto rispettato. Una norma che per diversi operatori di categoria andrebbe rivista, ritenendo che il decreto sia stato creato ad hoc per favorire le grandi aziende che forniscono il pane ai supermercati, a discapito delle piccole attività.