dopo la sospensione dei servizi di assistenza agli studenti disabili non autosufficienti che frequentano le scuole superiori della provincia. Il provvedimento risale al 5 gennaio a causa della mancata assegnazione delle risorse per il 2023 da parte della Regione. Già da alcuni giorni, dunque, gli studenti disabili che frequentano gli istituti superiori della provincia di Agrigento e le loro famiglie non usufruiscono dei servizi Integrativi, Aggiuntivi e Migliorativi previsti dalla legge, a cominciare dall’assistenza igienico personale. Un fatto gravissimo per la Cgil che evidenzia come gli altri Consorzi e le Città Metropolitane dell’isola pur essendo nelle stesse condizioni, ossia non hanno ancora ricevuto le somme da parte della Regione, continuino a garantire il servizio di assistenza ai disabili. Solo l’ex provincia di Agrigento ha ritenuto di sospenderlo, denunciano il responsabile del dipartimento Francesco Gangemi e il segretario provinciale del sindacato Alfonso Buscemi che hanno anche sollecitato nei giorni scorsi il Dipartimento Famiglia e Politiche Sociali dell’Assessorato regionale ricevendo rassicurazione sul fatto che arriverà la copertura finanziaria.
Tutto ciò non è stato sufficiente. Ad oggi, denuncia la Cgil, il servizio rimane sospeso, anche se è essenziale per garantire l’effettiva partecipazione degli studenti diversamente abili gravissimi non autosufficienti a tutte le attività didattiche. I Servizi Integrativi, Aggiuntivi e Migliorativi evidenzia la Cgil sono un diritto, e in quanto tale vanno garantiti, insieme a tutti gli altri supporti e sostegni dal primo all’ultimo giorno di scuola con continuità, per tutto l’anno scolastico Solo così la scuola si potrà definire istituzione al servizio di tutti i cittadini, garantendo a tutti il diritto allo studio. Quanto sta succedendo in provincia di Agrigento è intollerabile per il sindacato posto che il diritto allo studio di cittadini studenti disabili gravi non autosufficienti non viene di fatto garantito. Cgil che ha chiesto l’immediato ripristino del servizio di assistenza igienico personale annunciando che, in caso contrario, il sindacato e le famiglie degli studenti disabili gravi saranno costretti ad azioni di protesta.