sarà fatturata dal gestore nella prossima bolletta. Sì, proprio così. Sembra incredibile, visti i disservizi che si sono registrati e i disagi che le famiglie hanno dovuto subire, ma quanti hanno usufruito delle autobotti inviate dal gestore devono ora aspettarsi anche la presentazione del conto. L'acqua si paga anche quando si rimane a secco per diversi giorni e, solo dopo vibrate proteste, si ottiene da Girgenti Acque la fornitura sostitutiva tramite autobotte. A questo c'è da chiedersi se non era il caso di rivolgersi direttamente ai privati, anziché affrontare una trafila che è appena il caso di ricordare. In pratica, per ottenere l'intervento di Girgenti Acque, l'utente doveva telefonare al centralino o recarsi personalmente negli uffici del gestore nel quartiere di San Michele. Doveva segnalare da quanti giorni non riceveva l'acqua e attendere che gli operai di Girgenti Acque venissero ad appurare che la cisterna era vuota, documentando tutto con delle foto da allegare all'istanza per ottenere l'autobotte. Poi chiaramente bisognava aspettare e, a fronte di un problema che ha coinvolto quasi tutta la città, è chiaro i tempi non erano brevi, almento 24 ore ci è stato riferito. Tutto questo per scoprire che la fornitura non era affatto gratuita, ma che il quantitativo di acqua che è stato recapitato da Girgenti Acque tramite autobotte verrà conunque fatturato.
“E' assurdo” ha commentato al nostro telegiornale l'assessore ai servizi a rete Gioacchino Settecasi che, inizialmente, non credeva a tutto ciò salvo poi scoprire dallo stesso gestore che, anche per l'acqua fornita tramite autobotti in questo periodo di crisi, verrà applicata la normale tariffa relativa ai consumi idrici. L'assessore ha aggiunto che intende affrontare la questione con i vertici di Girgenti Acque .