La seduta è stata convocata per martedì 24 gennaio a fronte della richiesta pervenuta la scorsa settimana dai gruppi di opposizione che hanno chiesto al sindaco Fabio Termine di riferire in aula sulla riunione avuta con l’assessora regionale alla salute Giovanna Volo, sulla situazione in cui versa il Giovanni Paolo II e sulle iniziative che l’amministrazione comunale sta portando avanti. Dopo le comunicazioni del sindaco si aprirà il dibattito e poi, a conclusione, sarà stilato un documento. Intanto si attende, proprio dal sindaco la convocazione dell’assemblea dei sindaci del territorio che afferisce all’ospedale di Sciacca, quella nel corso della quale, come ha dichiarato Fabio Termine nel corso dell’assemblea sabato scorso del Comitato Civico per la Sanità, concordare una azione comune per superare le criticità e ottenere che l’ospedale di Sciacca diventi nella realtà Dea di I° livello. Per il sindaco Termine è una battaglia che deve essere portata avanti in maniera unitaria, senza protagonismi o altre finalità politiche che non siano quelle della salvaguardia del diritto alla salute di tutti i cittadini del vasto comprensorio che fanno riferimento all’ospedale di Sciacca.
Il Comitato per la Sanità ha ribadito sabato scorso che quella in difesa del nosocomio saccense è una battaglia che devono portare avanti gli amministratori comunali, in primis il sindaco di Sciacca. Da parte loro, gli esponenti del Comitato Sanità hanno ribadito di essere pronti a riprendere le iniziative di protesta per quella che viene ritenuta una grave responsabilità, ossia il non avere dato seguito al riconoscimento del Giovanni Paolo II come struttura Dea di I° livello, al pari del San Giovanni di Dio di Agrigento, ad esempio. Il rischio paventato, inoltre, è che la mancata attuazione nel corso di questi anni dei reparti e dei servizi previsti, a cominciare dalla neurologia necessaria per l’inserimento effettivo nella rete della Stroke, abbia generato una situazione di progressivo declassamento per cui, nell’ambito del nuovo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in Sicilia, il Giovanni Paolo II di Sciacca possa perdere la classificazione stessa di Dea di I° livello. Al danno si aggiungerebbe la beffa. Un rischio che il Comitato Civico per la Sanità intravede, unitamente all’attuale situazione critica che investe la struttura ospedaliera saccense. Dopo l’assemblea di sabato, oggi torna a riunirsi il direttivo del Comitato per decidere il da farsi. Si è ipotizzato di riprendere il sit-in attuato in passato oppure di promuovere una manifestazione di protesta con l’auspicio che la città si renda partecipe della mobilitazione in difesa dell’ospedale e non stia a guardare o delegare ad altri, siano i componenti del comitato o esponenti politici, il compito di salvaguardare il diritto alla salute e pretendere servizi sanitari efficienti.
Sul tema sanitario torna oggi ad intervenire il deputato regionale della DC Carmelo Pace per evidenziare che è stata ufficialmente inoltrata al Ministero della Salute la richiesta di riconoscimento dell'Ospedale di Ribera quale Presidio di zona disagiata. Documento che è firmato dall’assessora regionale Giovanna Volo e frutto del lavoro di squadra messo in campo con cittadini, comitati e istituzioni uniti nella stessa direzione, dice Carmelo Pace, per il quale la richiesta ufficiale, al netto di interpretazioni e opinioni legittime, contempla, in caso di esito favorevole del ministero, l’attivazione dei reparti di: Medicina, Chirurgia, Cardiologia, Radiologia, Ortopedia, Pneumologia, Terapia intensiva, Lungodegenza, Riabilitazione, Infettivologia e il Laboratorio d'analisi per un totale di 116 posti letto. Per il capogruppo della Dc all’Ars questa iniziativa è parte integrante di quel rafforzamento dell'offerta sanitaria territoriale degli Ospedali di Sciacca e Ribera che coinvolgono, unitamente, una comunità molto vasta.
L'ospedale di Ribera, aggiunge, ha bisogno dell'ospedale di Sciacca per potersi sorreggere el'ospedale di Sciacca ha bisogno dell'ospedale di Ribera.
Sul Giovanni Paolo II il deputato regionale evidenzia l’azione di potenziamento che sta portando avanti il commissario dell’Asp Zappia sul piano dei concorsi e per l’apertura della Neurologia.
L’ospedale di Sciacca è il riferimento naturale di tutto il territorio, conclude Carmelo Pace ribadendo l’impegno assieme ai colleghi parlamentari, La Rocca Ruvolo e Catanzaro, affinché diventi polo d’eccellenza sanitaria.