Il capogruppo del PD, partito vicino a Girgenti Acque, ha dimenticato cosa sia il garbo istituzionale. È questo il tono piuttosto duro della replica dei partiti della coalizione che alle ultime amministrative ha sostenuto Calogero Bono all'intervista rilasciata ieri al nostro Telegiornale da Simone Di Paola. Un'intervista – si legge nella nota diramata oggi – che grondava di menzogna e mancanza di rispetto. Sotto accusa anche l'ingegnere Francesco Fiorino, che Alternativa Popolare, Progetto Sciacca, Sciacca al Centro,Forza Italia e UDC ricordano oggi essere un funzionario di Girgenti Acque, mentre prima era stato un suo collega ex consigliere del Partito Democratico.Opposizione che ribadisce le proprie ragioni, accusando il sindaco Valenti di gestire riunioni ed incontri come se amministrasse il condominio di casa propria, considerando che la stanza del sindaco non è né uno studio professionale privato, né un luogo dove selezionare l’utenza in base alla tessera di partito o in base al grado familiare. Se il consigliere Di Paola fosse davvero un esponente rilevante, come dice di se stesso, non avrebbe ceduto lo scranno più alto di Sala Falcone – Borsellino al collega Montalbano o, meglio ancora, avrebbe rivestito l’importante ruolo di Assessore. Viene respinta, infine, l'accusa di Di Paola che i consiglieri di opposizione nelle commissioni produrrebbero lungaggini: “siamo persone responsabili, che si recano in comune e partecipano alle commissioni con impegno, non ci rechiamo in comune per passeggiare nei corridoi”.