dove ci sia fiscalità di vantaggio per le imprese che investono, decontribuzione strutturale (e non più provvisoria) per chi viene assunto e una norma unica che azzeri il condizionamento della burocrazia nei confronti degli investitori”. Lo ha detto oggi a Sciacca (Agrigento), intervenendo ad un incontro della sua campagna per diventare segretario nazionale del Partito Democratico Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, uno dei territori più ricchi e sviluppati in Europa. “Finché non recupererà velocità omogenee tra le sue regioni – ha aggiunto Bonaccini - l’Italia non potrà mai dispiegare le tante potenzialità di cui dispone. È necessario però incoraggiare politiche che garantiscano lavoro e impresa”.
Così poi l’aspirante alla segreteria Dem sul reddito di cittadinanza: “Oltre alla parte riguardante il sussidio per i poveri, che deve essere difeso, bisogna far funzionare ciò che finora non ha funzionato, ossia la creazione di opportunità di lavoro, da dare a chi lo ha perduto o a chi non lo ha mai trovato. Penso a politiche attive per l’occupazione, industriali e infrastrutturali. Il ponte sullo Stretto? Credo che ci siano altre priorità, e a indicarmele è chi qui vive, lavora e fa impresa, soprattutto nel settore del turismo”.
Sulle attuali difficoltà del Pd Bonaccini ha aggiunto: “Ho in mente un partito molto più popolare di quanto oggi non sia percepito. Per fare questo, oltre a non andare più al governo senza avere vinto le elezioni, bisogna tornare nei luoghi dove la gente lavora, vive, studia, si cura e si diverte. Occorre recuperare un rapporto col territorio. Con me segretario non accadrà più che tra i candidati nei collegi uninominali non ci sia alcun dirigente. Bisogna avere il coraggio di misurare la propria leadership col consenso dei cittadini. Questo anche se la legge elettorale è pessima, ma non possiamo prendercela con nessuno, perché siamo stati noi a volerla. E, in ogni caso, i candidati al Parlamento li sceglieranno i cittadini con le primarie”.
In ordine, infine, al recente arresto di Matteo Messina Denaro, Bonaccini ha detto: “Colpo importantissimo di magistrati e forze dell’ordine, legalità e lotta alla mafia sono temi centrali per la qualità dei nostri territori, non certo solo della Sicilia. Le mafie negli ultimi decenni si sono radicate anche al Nord, dove fanno affari senza bisogno di sparare. Questo è un impegno prioritario”.
E, infine, così il presidente della Regione Emilia-Romagna sulle intercettazioni: “Guai ad eliminarle, sono uno strumento fondamentale per indagare e colpire i delinquenti. E non occorrono nuove norme, è sufficiente che si utilizzino solo le intercettazioni che servono alle indagini, e non per altro. Mi auguro che il ministro Nordio eviti uno scontro tra poteri dello Stato”.
(nella foto: Stefano Bonaccini al centro tra il segretario del Pd di Sciacca Gianluca Fisco e il capogruppo dei deputati Dem all'Ars Michele Catanzaro).