e l'ha fatto. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha scelto i 12 assessori che faranno parte della sua giunta.
Questi i nomi: Vincenzo Figuccia e Mimmo Turano in quota Udc, Gaetano Armao, Bernadette Grasso, Marco Falcone e Edy Bandiera di area Forza Italia, Totò Cordaro, Mariella Ippolito e Roberto Lagalla per i Popolari e Autonomisti, Ruggero Razza in quota DiventeràBellissima, il movimento fondato da Musumeci, Sandro Pappalardo per Fratelli d'Italia e il critico d'arte Vittorio Sgarbi che è l'unico non politico e che, comunque, come già affermato dal governatore, dovrebbe rimanere in giunta non più di tre mesi. Una volta che sarà terminata l'esperienza Sgarbi, gli subentrerà un altro politico, probabilmente Alessandro Aricò, fedelissimo del presidente.
Si tratta di un governo marcatamente politico nonostante all'ARS la maggioranza di Musumeci sia davvero esigua e possa contare anche su due deputati attualmente indagati come De Luca e Genovese.
Non mancano, ovviamente, i mugugni da parte di coloro sono stati sedotti e abbandonati. Il gruppo “Noi con Salvini”, per esempio, non ha avuto indicato alcun assessore. Esclusi eccellenti, poi, Margherita La Rocca Ruvolo, Costanza Castello, Giuseppe Guaiana e Gaetana Palermo, con il docente Paolo Inglese che, invece, ha preferito rifiutare la proposta di diventare assessore regionale.
A differenza della prima giunta Crocetta che ne aveva nominate 6 su 12, sono soltanto 2 le donne scelte da Musumeci, Grasso e Ippolito. Mariella Ippolito, tra l'altro, è originaria di Cattolica Eraclea ed è presidente dell'ordine dei farmacisti di Caltanissetta. Non sono state ancora assegnate le deleghe di competenza, ma alcune di queste appaiono già scontate: a Sgarbi andranno i beni culturali di cui è esperto, ad Armao l'economia, a Razza la sanità e a Lagalla l'istruzione e la formazione. In bilico tutte le altre assegnazioni.
Resta da definire la questione della Presidenza dell'Assemblea Regionale Siciliana, carica a cui ambisce apertamente il leader siciliano di Forza Italia Gianfranco Miccichè. L'alternativa potrebbe essere rappresentata da Roberto Di Mauro, mentre difficilmente sarà accettata la proposta di Giancarlo Cancelleri di assegnare tale nomina al gruppo del Movimento 5 Stelle, che è il più numeroso presente dentro l'ARS.
Per il ruolo di vicepresidente, invece, il ballottaggio è tra Armao (favorito) e lo stesso Di Mauro.