indossando in classe cappotti, berretti e guanti viste le temperature particolarmente rigide. Attendono l’arrivo delle stufette elettriche che sono state prospettate come la soluzione tampone al problema del guasto alla caldaia che impedisce il funzionamento dell’impianto di riscaldamento di cui il plesso è dotato.
Nella tarda mattinata ne sono state consegnate dieci, ma ne occorrono almeno ventitrè.
Già ieri pomeriggio la dirigente scolastica Maria Paola Raia, su pressione dei genitori del Consiglio d’Istituto, aveva chiesto e ottenuto un incontro con l’assessore all’istruzione Salvatore Mannino, al termine del quale era stato assicurato che già da oggi sarebbe stata adottata la soluzione tampone per consentire la prosecuzione delle attività didattiche in situazione di benessere per studenti, docenti e personale scolastico. Stufette elettriche, dunque, in attesa che si aggiusti la caldaia o si proceda ad acquistarne una nuova risolvendo definitivamente il problema.
Questa mattina i genitori hanno regolarmente accompagnato i bambini a scuola, ma la protesta è dietro l’angolo e peraltro già oggi l’uscita di tutti i bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria è stata anticipata alle 13 con sospensione delle attività didattiche pomeridiane. Genitori che hanno già chiesto e ottenuto dalla dirigente di potere svolgere domani mattina una assemblea nei locali adibiti a teatro per decidere il da farsi.
Il problema del mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento sta diventando insostenibile, ribadisce anche questa mattina la dirigente scolastica Maria Paola Raia che attende dal comune di Sciacca la soluzione definitiva. Da parte sua, l’assessore all’istruzione Salvatore Mannino non ha voluto rilasciare dichiarazioni. “Stiamo lavorando per risolvere al più presto il problema” si è limitato a dire.
A dicembre, quando ancora le temperature erano al di sopra della media stagionale, era stata fatta una verifica della caldaia, attivata per alcune ore, e non erano emersi particolari problemi. Alla ripresa delle attività didattiche dopo le vacanze natalizie e quando il freddo ha iniziato a farsi sentire, la caldaia si è bloccata. Diversi i tecnici che in questi giorni si sono avvicendati per risolvere il problema, ma pare che ancora non sia stato neanche stabilito se si può riparare il guasto o se è necessario acquistare una nuova caldaia.
Insomma, siamo alle solite posto che non è il primo anno in cui si verificano simili problemi proprio nel momento in cui arriva il freddo. Quest’anno eravamo stati graziati dal bel tempo fino ai primi di gennaio.
Al plesso Sant’Agostino la caldaia non funziona proprio nei giorni in cui le temperature scendono, ma ci sono anche scuole in cui studenti e insegnanti sono costretti a fare lezione indossando cappotti e sciarpe e ricorrendo alle stufette elettriche perché l’edificio non è proprio dotato di impianto di riscaldamento. Si fa quel che si può per proteggersi dal freddo, anche ricorrere alla famosa “borsa dell’acqua calda”