all'emendamento che raddoppia il sussidio ai circa 4mila lavoratori Asu (Attività Socialmente Utili) da 600 a 1.200 euro al mese, grazie all'incremento delle ore di lavoro settimanali, portate a 36. L'emendamento è a firma dei deputati della Dc Carmelo Pace, Ignazio Abbate e Marco Intravaia di FdI. L'ok è arrivato ieri mattina proprio per l'insistenza del gruppo Dc nei confronti del governo, con l'assessore all'Economia Marco Falcone che ha trovato le coperture finanziarie per tre anni: 18 milioni di euro all'anno. "E' un grandissimo successo - dice il capogruppo della Dc all'Ars, Carmelo Pace - Lo avevamo promesso in campagna elettorale a questi lavoratori che hanno sempre guadagnato appena 600 euro al mese e che ora avranno uno stipendio dignitoso. Nessun governo si era occupato di loro, grazie al presidente Schifani e all'assessore Falcone abbiamo trovato la soluzione. Tra l'altro abbiamo impegnato il governo a interloquire con lo Stato per definire la definitiva stabilizzazione di questi precari". Tremila Asu sono impegnati nei Comuni, i restanti nei ranghi dell'assessorato ai Beni culturali e nelle cooperative sociali. “Molte famiglie – ha detto Intravaia – potranno guardare al futuro con maggiore fiducia, essendo stato avviato il percorso verso la stabilizzazione che consentirà a questi lavoratori di lasciare il bacino del precariato. La misura ha enorme importanza anche per i comuni che trovandosi a fronteggiare la carenza di personale di ruolo sempre più spesso fanno ricorso agli Asu, per garantire l’attività amministrativa e i servizi comunali. A riprova della sua importanza, l’emendamento ha trovato condivisione sia nei colleghi di maggioranza che di opposizione, che l’hanno approvato all’unanimità”. Sul tema è intervenuto anche Cateno De Luca, che si è intestato l'estensione del provvedimento non solo per gli Asu che lavorano nel dipartimento regionale dei Beni culturali ma anche a tutti gli altri. Soddisfazione infine è stata espressa anche dalla parlamentare leghista Marianna Caronia.