E' stato questo il tema al centro di un incontro che si e' svolto alla scuola media ad indirizzo musicale “Agostino Inveges” di Sciacca nell'ambito delle attività portate avanti dalla scuola finalizzate ad approfondire e riflettere sui terribili eventi storici che hanno funestato l'Europa nel secolo scorso, culminati con il genocidio degli ebrei e la shoah. A relazionare è stata la dirigente scolastica dell’istituto, Mariangela Croce, che ha voluto condividere con gli alunni delle terze classi una sua particolare esperienza di vita, la visita/pellegrinaggio ad Auschwitz – Birkenau. La relazione della dirigente, arricchita da un reportage fotografico e da profonde riflessioni storico – culturali ed umane, ha consentito agli alunni di effettuare un “viaggio della memoria” nei luoghi del dramma dei deportati, sollecitando gli stessi a riflettere sulle tematiche legate al razzismo ed all’antisemitismo, piaghe purtroppo ancora vive nella società odierna. L’attività ha concluso una serie di iniziative portate avanti dalla scuola e dedicate alla Shoah, che hanno visto il tema del ricordo quale filo conduttore di tutti i lavori sviluppati durante i giorni che hanno preceduto la celebrazione della “Giornata della Memoria”. Realizzazione di istallazioni artistiche, letture e dibattiti, attività di drammatizzazione e Cineforum hanno impegnato alunni e docenti in un attento lavoro di documentazione e riflessione che ha coinvolto tutto l’istituto. In occasione della “Giornata della Memoria”, lo scorso 27 gennaio, su invito dell’amministrazione comunale di Sciacca, una delegazione di alunni delle classi terze si è recata presso l’aula magna della scuola primaria “Fazello” di Sciacca per partecipare ad un momento commemorativo durante il quale gli studenti hanno proposto una breve ma significativa drammatizzazione dal titolo “Eravamo persone...non numeri”, nella quale hanno voluto far riflettere sul fatto che le vittime dei lager erano persone e non numeri. Toccante poi il momento in cui i ragazzi si sono soffermati nel presentare alcune delle vittime della Shoa ma anche i testimoni sopravvissuti ai lager e per chiudere alcuni “Giusti” che hanno rischiato la propria vita con il loro dissenso. L’alto compito educativo della scuola, commenta la dirigente Mariangela Croce a conclusione delle attività, è e deve rimanere quello di recuperare quei tragici fatti storici e trasformarli in occasioni di riflessione e studio, affinché si possano combattere l’indifferenza e l’oblio, per promuovere e creare nei giovani un nuovo spirito di confronto, di solidarietà e collaborazione, specie con i popoli appartenenti a culture diverse e stimolare e sviluppare nei ragazzi una coscienza civile e morale attiva e consapevole che rifiuti ogni forma di discriminazione ed intolleranza.