cosa nostra è allo sbando da tempo, al momento non credo che potranno esserci successori". Così al nostro Telegiornale Giacomo Di Girolamo, giornalista marsalese, che da direttore di Tp24 e dai microfoni di Radio Rmc 101, oltre che con i suoi numerosi libri, ha raccontato, con coraggio, dovizia di particolari e con la determinazione di una grande passione civile, la presenza e il condizionamento della mafia nel Trapanese, con i trent'anni di latitanza del superboss di Castelvetrano, a cui ha dedicato diversi volumi, tra cui quello pubblicato da "Il Saggiatore" dal titolo emblematico "L'Invisibile" che recentemente è tornato in libreria con gli aggiornamenti necessari scaturiti dall'arresto dello scorso 16 gennaio. Anche Di Girolamo è convinto che ad aiutare Messina Denaro nella sua latitanza siano stati anche soggetti agrigentini. Così il giornalista commenta il dibattito sulla convinzione che l'arresto di Messina Denaro sia stata solo una colossale messinscena: "dopo il covid i complottisti hanno trovato un altro assurdo argomento".