terranno i prossimi 28 e 29 maggio, domenica si voterà dalle ore 7 alle 23, mentre lunedì dalle 7 alle 15. Gli eventuali turni di ballottaggio si terranno, invece, nei giorni 11 e 12 giugno. La novità più importante sta proprio nel fatto che sarà consentito votare, quindi, in due giornate, domenica e lunedì, mentre nel corso delle precedenti amministrative il voto era stato possibile unicamente la domenica. In provincia di Agrigento sono 14 i Comuni che saranno chiamati a rinnovare i propri sindaci e consigli comunali. Si tratta di, in ordine alfabetico, Burgio, Calamonaci, Castrofilippo, Cianciana, Grotte, Joppolo Giancaxio, Licata, Lucca Sicula, Menfi, Ravanusa, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Sant'Angelo Muxaro e Santo Stefano Quisquina. Licata, che è il Comune agrigentino più grande al voto, sarà l'unico centro con il sistema proporzionale, mentre a Burgio, Calamonaci, Castrofilippo, Cianciana, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Menfi, Ravanusa, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Sant'Angelo Muxaro e Santo Stefano Quisquina, invece, si voterà con il sistema maggioritario, ossia chi prende più voti vince, escludendo, quindi, l'eventualità del ballottaggio.
A poco più di tre mesi dalle urne, i Comuni interessati si stanno già muovendo per candidature e liste da comporre. A Licata, ad esempio, sembrano già due i candidati in lizza, l'ex sindaco Antonio Balsamo e Giuseppe Montana, ma appare certo che altri nomi di papabili si aggiungeranno all'elenco. Negli altri Comuni, dove e quando è possibile, gli attuali primi cittadini sono chiamati a decidere se riproporsi nuovamente o meno. A Menfi Marilena Mauceri sta riflettendo sul proprio futuro e su quello della sua eventuale coalizione, mentre, anche se ancora è presto per le conferme ufficiali, sembrano abbastanza scontate le ricandidature dei sindaci uscenti Francesco Martorana a Cianciana, Francesco Cacciatore a Santo Stefano Quisquina e di Pino Spinelli a Calamonaci.